Il gruppo del Pdl al consiglio comunale di Pescara annuncia che domani non partecipera' ai lavori del consiglio, convocato in seduta straordinaria alle 16.30 per discutere della riqualificazione di corso Vittorio Emanuele. Lo ha annunciato oggi il capogruppo del Pdl Armando Foschi facendo notare di aver chiesto al capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio di spostare la data di questa riunione, considerato che domani non saranno presenti a Pescara ne' il sindaco ne' il vice sindaco, per altri impegni, ne' alcuni consiglieri che sono anche consiglieri regionali, considerato che sempre domani c'e' anche una riunione del Consiglio regionale a L'Aquila.
La risposta del Pd, pero', e' stata negativa e in particolare Di Pietrantonio ha comunicato a Foschi via sms di aver concordato la data con Roberto De Camillis, presidente del Consiglio comunale. In realta', hanno fatto notare sia Foschi che il consigliere del Pdl Augusto Di Luzio, la data del Consiglio e' stata fissata dallo stesso De Camillis senza sentire i capigruppo, anche se andrebbero sentiti sia i capigruppo che il sindaco. "Siamo disponibilissimi a confrontarci su questo progetto ma siamo stati messi in condizione di non partecipare" - ha detto Foschi prendendosela con il Pd. "La verita' - ha aggiunto - e' che l'opposizione ha deciso che la maggioranza non deve piu' portare nulla in consiglio comunale e che vanno bloccati tutti i progetti dell'amministrazione. E va sottolineato - ha concluso - che il progetto non riguarda la pedonalizzazione, come erroneamente si dice, ma la riqualificazione del corso". E' stato anche ricordato che "sono stati promossi degli studi e ci sara' una sperimentazione".
E intanto il consigliere comunale del Pd Antonio Blasioli, ex assessore al Traffico, fa sapere che il progetto del Comune di Pescara di riqualificare corso Vittorio potrebbe essere passibile di impugnazione da parte dei cittadini che potrebbero poi avere ragione. Il consigliere lo deduce da una recentissima sentenza del Tar Veneto (n. 259 del 20 febbraio 2013) che riguarda il Comune di Venezia, e si tratta - per Blasioli - di "una sentenza perfettamente calabile nella realta' pescarese".
A Venezia, spiega Blasioli, e' accaduto infatti che alcuni commercianti hanno impugnato l'ordinanza con cui il Comune veneto ha promosso la ZTL ed hanno ottenuto una sentenza piena di accoglimento sul presupposto che l'istituzione di una ZTL o una nuova delimitazione della stessa non puo' essere disposta dal Comune se a monte manca un Piano urbano del Traffico che la disciplina. A Pescara il progetto del Comune "prevede il restringimento della strada in misura tale da sopportare il solo passaggio dei mezzi pubblici e delle auto dei residenti" e richiedera' il provvedimento istitutivo della ZTL che "potra' essere impugnato dai cittadini residenti, dai commercianti e finanche dai cittadini delle zone limitrofe che vedranno dirottare tutto il traffico in zone gia' ampiamente intasate come via Ferrari, via Rigopiano e via del Circuito". Con "questo avvertimento, finalizzato ad evitare sperpero di denaro pubblico", Blasioli spera di "fermare una procedura illegittima e dannosa, per farla precedere da studi, da una visione organica, dalla realizzazione di altre infrastrutture e soprattutto dalla condivisione dei cittadini, presupposti tutti che fanno parte del Piano Urbano del Traffico (PUT)". Blasioli annuncia anche "una segnalazione preventiva alla Corte dei Conti per spiegare come stanno le cose e per individuare i futuri responsabili del danno economico" che si potrebbe produrre se il progetto sara' realizzato e non produrra' gli effetti sperati. Intende anche farsi "portavoce del ricorso di un gruppo di residenti di via Del Circuito, via Ferrari e via Rigopiano stanchi di essere trattati come cittadini di serie B costretti ad ingoiarsi tutto il traffico cittadino".
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