Fare squadra per 'aggredire' il gioco d'azzardo, come si fa con qualunque patologia: questo il senso del protocollo d'intesa siglato questa mattina da Asl Lanciano-Vasto-Chieti e Comune di Chieti, al fine di realizzare una rete di supporto per la sensibilizzazione e la prevenzione di tale dipendenza, responsabile di comportamenti che possono provocare alterazioni gravi nelle dinamiche familiari e sociali, con conseguenze importanti anche sotto il profilo economico.
Le attivita' saranno svolte all'interno dell'ambulatorio del gioco d'azzardo presso il Centro famiglia di viale Amendola, a Chieti, operante gia' da domani, dove psicologi e assistenti sociali prenderanno in carico gli utenti per la valutazione clinica del caso e l'individuazione degli obiettivi da perseguire e dei relativi strumenti da utilizzare.
La sinergia tra Asl e Comune permette di affrontare la patologia sotto il profilo sanitario e sociale, con un'équipe, composta da psicologo, medico, assistente sociale e psichiatra, impegnata a curare il disturbo, e i Servizi sociali a supporto della famiglia del paziente, ugualmente coinvolta nel problema e spesso provata da una condizione di poverta' emergente determinata proprio dal gioco. Un approccio integrato, dunque, che prevede anche la costituzione di gruppi di mutuo-aiuto, assai importanti nel trattamento delle dipendenze e che hanno fatto gia' registrare esperienze positive sul fronte della lotta all'alcolismo.
Il documento, sottoscritto dal direttore generale, Francesco Zavattaro, e dall'assessore comunale alle Politiche sociali, Emilia Di Matteo, alla presenza del consigliere regionale Emilio Nasuti, presidente della Commissione Bilancio, stabilisce le modalita' per lavorare in sinergia nell'ambito di uno spazio d'ascolto dove poter intercettare il bisogno e garantire forme di supporto e orientamento ai cittadini che vivono una condizione di disagio.
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