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Pubblicato il 20/01/2014 14:02

Si incatena alla Asl di Chieti per avere il risarcimento per il figlio

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A seguito dell'incontro col manager Zavattaro e' stato raggiunto un accordo che prevede l'erogazione di una somma a titolo acconto dei 3,5 milioni di euro dovuti

Si incatena davanti all'ingresso principale dell'ospedale di Chieti per protestare contro l'inadempienza della ASL, condannata al risarcimento dei danni per 3,5 milioni di euro. Protagonista S.D. il cui figlio 16enne subi' gravi danni al momento della nascita e oggi e' affetto da una tetraparesi di tipo spastico ed e' costretto a vivere su una sedia a rotella. Nella causa intentata dai genitori, la Asl di Chieti fu condannata, nel settembre del 2010, ad un risarcimento di circa 3,5 milioni di euro ma non ha ancora versato alcuna somma. Questa mattina, S.D. intorno alle 7,45 si e' incatenato dinanzi all'ingresso principale del policlinico dove e' rimasto fino a quando, alle 10.30, ha potuto incontrare il direttore generale Francesco Zavattaro e il direttore amministrativo Stefano Spadano, A seguito dell'incontro e' stato raggiunto un accordo che prevede l'erogazione da parte dell'Asl di una somma a titolo acconto che permettera' al ragazzo di essere curato negli Stati Uniti.

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