Il giudice civile Marco Bortone ha autorizzato la rimozione dello "Huge wine Glass", l'opera d'arte installata a piazza della Rinascita a Pescara, ideata dal maestro giapponese Toyo Ito, inaugurata il 14 dicembre 2008 dall'allora sindaco Luciano D'Alfonso e andata in frantumi 64 giorni dopo il taglio del nastro.
Il "bicchiere di vino", ingabbiato dopo il crollo, si trova ancora nella piazza principale del capoluogo adritiaco. Nell'ambito della causa civile che si e' aperta sulla vicenda il giudice ha disposto, su richiesta del comune di Pescara (rappresentato dall'avvocato Carlo Montanino), che il manufatto possa essere spostato altrove. Il trasferimento sara' a cura della Clax Italia di Pomezia, che si e' occupata della realizzazione dell'opera d'arte, e a spese del Comune. Le parti interessate concorderanno tempi e luogo della nuova collocazione del "calice". Il trasferimento avverra' sotto la vigilanza di un consulente tecnico del Tribunale che dovra' controllare tutte le operazioni di rimozione e trasloco. E' previsto anche un ulteriore rilievo dello stato dell'opera, sia attuale che al momento dello spostamento.
Lo "Huge Wine Glass" e' costato un milione e centomila euro, di cui il 70 per cento messi a disposizione dalla societa' Lafarge e il 30 per cento dalla Fondazione Pescarabruzzo.
"Ora - commenta il sindaco Luigi Albore Mascia - dovremo decidere una sistemazione piu' consona e congrua per il parallelepipedo, pensando a una dislocazione prossima all'Universita', o anche al Tribunale. In questa decisione magari coinvolgeremo anche la Facolta' di Architettura dell'Universita' 'D'Annunzio' che in qualche modo, a suo tempo, favori' il contatto tra il maestro Ito e la precedente amministrazione comunale". Il primo cittadino attende di leggere il dispositivo del Tribunale per poi "convocare subito un incontro teso a individuare le modalita' e soprattutto i tempi per la rimozione del "calice"". Mascia anticipa pero' che "i tempi dovranno essere molto stretti, per permettere al capoluogo adriatico di voltare pagina e pensare alla riorganizzazione della piazza. Intanto, conclude il sindaco, il fascicolo proseguira' il proprio iter dinanzi al Tribunale per individuare chiaramente le responsabilita' del danno arrecato al 'calice di vino' e all'immagine della città".
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