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Pubblicato il 20/06/2014 07:07

Inchiesta sulla Ricostruzione, la replica di Monsignor D'Ercole

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"Ritengo fortemente lesivo della mia immagine oltreche' falso, incompleto e tendenzioso quanto pubblicato in questi giorni sul mio conto". Cosi' monsignor Giovanni D'Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, replica a quanto pubblicato oggi sull'Espresso online, e ripreso poi da altri siti, sull'inchiesta condotta sul sisma dalla procura dell'Aquila. "Innanzitutto non sono mai stato indagato e assolto per favoreggiamento e truffa per i cosiddetti fondi Giovanardi - dice il vescovo -. Si tratta di una notizia falsa e priva di fondamento. Per la verita' fui indagato per aver rivelato notizie apprese nel corso di un interrogatorio come persona informata dei fatti".
"E cioe' che qualcuno - continua monsignor D'Ercole - tra quelli che collaboravano con me, aveva intenzione di fare una truffa". E aggiunge: "Io dissi al pm che non potevo tacere se c'era questo pericolo e il pm mi prego' di non farlo, ma senza impormi il silenzio. Rinviato a giudizio con rito abbreviato sono stato assolto perche' il fatto non costituisce reato". "Quanto alle lettera al Presidente Letta - prosegue l'alto prelato - si tratta di una iniziativa di tutti i vescovi d'Abruzzo perche' nella Legge Barca manca un chiaro riferimento alla ricostruzione degli edifici ecclesiastici e non. Tutti i vescovi, compreso l'Arcivescovo dell'Aquila (contrariamente a quanto riportato dal giornalista) hanno firmato chiedendomi di seguire la pratica, e consultando i vari esperti in materia tra i quali il dr.Luciano Marchetti, fino a poco prima Vice commissario alla ricostruzione dei beni ecclesiastici". Secondo D'Ercole "i vescovi dell'Aquila, dove insiste la maggior parte dei beni artistici, hanno voluto che nella norma fosse espressamente detto che per i finanziamenti e le gare di appalto potevano (e avrebbero cosi' voluto fare) delegare la Direzione regionale dei beni culturali e ambientali, il Provveditorato alle opere pubbliche e i Comuni. Perche' non e' interesse dei vescovi gestire i soldi e gli appalti, ma fare tutto il possibile perche' le Chiese fossero ricostruite il piu' rapidamente possibile".

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