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Pubblicato il 03/04/2014 09:09

La Finanza sequestra 28 mila litri di vino contraffatto

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Febbo: ben vengano i controlli

La guardia di Finanza di Verona ha sequestrato nella citta' scaligera, presso i magazzini di una societa' specializzata in servizi logistici, oltre 28 mila litri di vino contraffatto, gia' imbottigliato come "Montepulciano d'Abruzzo Doc" e "Trebbiano". Dai controlli e' emerso che si trattava di normale vino da tavola, senza alcuna particolare qualificazione di denominazione e di origine. Confezionato in bottiglie da due litri, le denominazioni fasulle erano riportate, sia sulle etichette, sia sui cartoni da 6 bottiglie, utilizzati per il trasporto. I finanzieri hanno quindi sequestrato il vino "contraffatto" e hanno segnalato all'autorita' Giudiziaria un imprenditore per frode in commercio in materia di produzione e commercializzazione di prodotti alimentari riportanti false denominazioni. Il vino sequestrato era destinato alla vendita presso supermercati ed altri rivenditori del Nord-Italia, per poi giungere anche sulle tavole degli acquirenti finali, convinti di aver acquistato, specie nel caso del Montepulciano d'Abruzzo, un vino con Denominazione di Origine Controllata. A pochi giorni dal Vinitaly, la Gdf di Verona ha intensificato i propri controlli finalizzati al contrasto della commercializzazione di prodotti agroalimentari falsamente denominati, in chiara violazione delle normative di tutela della genuinita' delle produzioni, anche tipiche del Made in Italy

"Ben vengano i controlli sempre piu' serrati delle autorita' competenti e, anzi, auspichiamo un innalzamento del livello di vigilanza e controllo al fine di tutelare i nostri marchi enogastronomici piu' prestigiosi". Cosi' l'Assessore alle Politiche agricole della Regione Abruzzo Mauro Febbo che ringrazia la Guardia di Finanza di Verona, dopo il sequestro 28 mila litri di vino da tavola con etichette contraffatte con la dicitura Montepulciano doc e Trebbiano, e annuncia che Regione Abruzzo e Consorzi di Tutela potrebbero costituirsi parte civile in sede dibattimentale. "Dalle prime notizie in nostro possesso - precisa l'assessore - ci risulta che il vino sequestrato non e' di provenienza abruzzese cosi' come non e' abruzzese l'azienda che stava per mettere in commercio il prodotto sequestrato. Da sempre sia la Regione sia i produttori abruzzesi hanno messo in campo il massimo impegno per effettuare i controlli e collaborare con gli Organi competenti come l'Icq (Istituto di controllo della qualita' del Mipaaf) e quelli di Polizia giudiziaria, Corpo Forestale Finanza e Nas, sostenendoli nella lotta alla contraffazione delle nostre eccellenze che vanno difese in tutti i modi possibili". "Quello scoperto a Verona - prosegue l'assessore - e' un chiaro esempio di frode in commercio perpetrato da soggetti che operano senza alcun rispetto per la legge e la collettivita'. Purtroppo cosi' come accade per i marchi italiani piu' famosi nel mondo, nell'abbigliamento, nella tecnologia o nell'enogastronomia, anche al 'Montepulciano Doc', punta di diamante della nostra produzione vitivinicola, tocca lo spiacevole destino di essere imitato e copiato anche in virtu' del sempre crescente apprezzamento riscosso a livello nazionale ed internazionale". "Continueranno - conclude Febbo - a lavorare in prima linea affinche' i nostri prodotti, certificati e sottoposti a strettissimi disciplinari di produzione, continuino ad essere garanzia di altissima e inimitabile qualita' contro ogni forma di frode e contraffazione".

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