Il giudice del Lavoro del Tribunale di Chieti, Laura Ciarcia, ha condannato un'azienda del Chietino a reintegrare nel posto di lavoro una dipendente licenziata nel 2006, prima del compimento di un anno di eta' del figlio, al momento del rientro dopo il periodo di maternita'. La donna impugno' il licenziamento rivolgendosi all'avvocato Massimo Liberatore di Pescara e chiedendo l'intervento dello Sportello Legale dell'Ufficio della Consigliera di Parita' della Provincia di Chieti, intervenuto nel procedimento attraverso il legale Vincenzo Di Fano di Vasto.
Nella sentenza, depositata il 24 settembre scorso, il giudice ha riconosciuto l'esistenza di una discriminazione di genere e ha condannato l'azienda alla reintegra, alla corresponsione di tutte le mensilità arretrate a partire dal giorno del licenziamento e al pagamento delle spese processuali, anche in favore dell'Ufficio legale della Consigliera di Parita'.
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