Il giudice civile del tribunale di Pescara Stefania Ursoleo ha dichiarato " il carattere discriminatorio della pubblicazione e diffusione delle dichiarazioni" rilasciate dal Pdl e dalla Lega Nord Abruzzo nei confronti della comunita' rom pescarese e ha ordinato "la cessazione di tali comportamenti discriminatori". Il giudice ha pero' respinto la richiesta di risarcimento del danno di 25 mila euro avanzata dai cinque ricorrenti, vale a dire, l'associazione Rom Sinti@Politica Abruzzo, l'Asgi ( Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione), e tre rom. I manifesti erano stati pubblicati dopo l'omicidio di Domenico Rigante, il tifoso del Pescara ucciso con un colpo di pistola il Primo Maggio 2012 a Pescara.Nel motivare la sua decisione il giudice ha sottolineato che ''al di la' dell'episodio di cronaca nel cui contesto temporale si sono collocate le pubblicazioni in contestazione, e' evidente che la dichiarazione propagandistico-elettorale contenuta nel manifesto del Pdl accomuna i Rom di Pescara ai delinquenti, sicche' appare indiscutibile la portata offensiva di quella dichiarazione''. La querela riguarda Lorenzo Sospiri, in qualita' di coordinatore provinciale del Pdl, e Marco Rondini, in qualita' di ex commissario regionale della Lega Nord. I fatti sono relativi ad un manifesto del Pdl in cui compare la scritta che il partito "mantiene le sue promesse: fuori dalle case popolari rom e delinquenti", e a un comunicato della Lega che invitava "i pescaresi ad assumere un senso civico unitario ed attivo contro questo male che colpisce da sempre e in maniera sempre piu' feroce la citta' di Pescara".
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