gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » CRONACA » MULTA AL QUESTORE, CODICI PRESENTA ESPOSTO IN QUESTURA
Pubblicato il 04/04/2013 17:05

Multa al questore, Codici presenta esposto in questura

codici, multa, questura, passamonti

La vicenda risale a dicembre 2011. Codici sostiene che si potrebbero evincere notizie rilevanti ai fini di una indagine giudiziaria

 Continua a montare il 'caso' della multa elevata al questore di Pescara, Paolo Passamonti, l'8 dicembre 2011. La sua auto, parcheggiata in divieto, fu caricata da un carro attrezzi e poi restituitagli dalla polizia municipale quando il capo della polizia di Pescara spiego' che si trovava in sevizio. L' associazione di consumatori ed utenti Codici Abruzzo, infatti, al fine di appurare se vi siano stati eventuali disparita' di trattamento tra cittadini utenti e istituzioni nella irrogazione delle multe e nelle fasi successive, domani depositera' un esposto alla Procura della Repubblica di Pescara allegando tutti gli articoli usciti negli ultimi giorni sui quotidiani ed in particolare sul quotidiano Il Tempo.

Codici sostiene che si potrebbero evincere notizie rilevanti ai fini di una indagine giudiziaria. L' associazione chiede anche le dimissioni del comandante della polizia municipale fino a quando non verra' fatta piena chiarezza. Il 'caso' era stato tirato fuori qualche giorno fa dal quotidiano Il Tempo che negli articoli di Marco Patricelli, si era avvalso di varia documentazione probatoria, compresa la fotocopia della multa, multa che il questore sostiene di non aver mai ricevuto e tantomeno di aver mai pagato il carro attrezzi per il ritiro della sua Mercedes che gli fu riconsegnata presso il comando dei vigili.

Sulla vicenda prende posizione anche il movimento 5 stelle di Pescara il quale chiede che "si faccia al piu' presto luce sulla denuncia arrivata in Procura nei primi giorni di marzo". "Se i fatti fossero confermati - commenta il movimento - saremmo di fronte ad un grave episodio non solo di illegalita' giuridica ma anche di deprecabile immoralita', dato il ruolo istituzionale della persona in questione, che noi del Movimento 5 stelle condanniamo, non per un bieco desiderio di giustizialismo ma per riaffermare la chiara violazione della prima parte dell'art. 3 della Costituzione Italiana che pone: 'Ogni cittadino eguale davanti alla legge'. Rimaniamo inoltre interdetti nel constatare l'assenza di un'analoga presa di posizione da parte di tutte le forze politiche locali". 

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 2