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Pubblicato il 25/05/2015 16:04

Multa al questore di Pescara, assolto vigile urbano

pescara, questore

Il tribunale collegiale di Pescara ha assolto con la formla 'perche' il fatto non sussite' il vigile urbano Angelo Volpe, accusato di rivelazione di segreto d'ufficio. Anche il pm Rosangela Di Stefano, aveva chiesto l'assoluzione ritenendo che il fatto non costituisse reato. Il procedimento prende spunto dalla vicenda riguardante la multa al questore di Pescara Paolo Passamonti. Per l'accusa non vi e' alcuna prova concreta che sia stato Volpe a divulgare la notizia. Sempre secondo il pm, l'imputato si sarebbe solo limitato a chiedere consiglio ad un suo ex superiore. Nello specifico, Volpe avrebbe rivelato "notizie di ufficio che - si legge nel capo di imputazione - per loro natura, dovevano rimanere segrete, riferendo, in particolare, a Ernesto Grippo di alcune irregolarita' relative ad un verbale di accertamento per violazione a norme del Codice della strada, comunicando, altresi', allo stesso anche i dati necessari per identificare la vettura coinvolta ed il proprietario della stessa". Oltre a Volpe, erano presenti oggi in Tribunale il deputato del Movimento 5 Stelle, Gianluca Vacca; il consigliere comunale di Pescara, Massimiliano Di Pillo; una decina di militanti pentastellati. L'avvocato di Volpe aveva chiesto per il suo assistito l'assoluzione perche' fatto non sussiste

"Sono molto soddisfatto. Non ho fatto nulla, quindi, ho affrontato con serenita' anche questa udienza. Speravo che andasse cosi'. Mi ha fatto piacere che il pm, che sulla base delle carte era partita con delle convinzioni opposte alla realta', abbia mutato il proprio convincimento in virtu' di quanto emerso in Aula". Cosi il vigile urbano di Pescara, Angelo Volpe, ha commentato l'assoluzione 'perche' il fatto non costituisce reato' emessa oggi dal Tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Angelo Zaccagnini. Volpe era accusato di rivelazione di segreto d'ufficio relativamente alla vicenda riguardante la multa al questore di Pescara Paolo Passamonti. Anche il pm Rosangela Di Stefano, aveva chiesto l'assoluzione. "Non vi e' alcuna prova concreta - ha detto il pm - che sia stato Volpe a divulgare la notizia. Volpe - ha aggiunto - si sarebbe solo limitato a chiedere un consiglio al suo ex superiore Grippo. Al limite puo' essere stato Grippo, la cui posizione e' stata pero' archiviata, a fare un cattivo uso delle informazioni". Nello specifico, Volpe era accusato di aver rivelato "notizie di ufficio che- si legge nel capo di imputazione - per loro natura, dovevano rimanere segrete, riferendo, in particolare, a Ernesto Grippo di alcune irregolarita' relative ad un verbale di accertamento per violazione a norme del Codice della strada, comunicando, altresi', allo stesso anche i dati necessari per identificare la vettura coinvolta ed il proprietario della stessa". Nel corso dell'udienza di oggi sono stati ascoltati sette testimoni, alcuni dei quali hanno sostenuto che la vicenda della multa, della rimozione e della restituzione dell'auto al questore era di dominio pubblico gia' prima di essere pubblicata dal quotidiano Il Tempo : "lo sapevano tutti - ha detto un collega di Volpe - era la barzelletta del comando". Sul banco dei testimoni anche il collega di Volpe, Claudio Di Sabatino, l'agente che ha comminato la multa all'auto del questore, il quale ha ricostruito l'intera vicenda riferendo di essersi rivolto a Grippo per un consiglio dopo aver rinvenuto nel suo armadietto la fotocopia del registro delle multe contenente alcune anomalie, tra le quali, una firma a suo nome che Di Sabatino ha dichiarato non essere sua. Da parte sua Grippo, ha confermato gli incontri con Di Sabatino e Volpe e ha aggiunto di essere stato contattato da alcuni giornalisti locali ma solo per fornire delucidazioni circa le modalita' delle procedure di annullamento dei verbali. Tra i testimoni anche i due carabinieri che hanno raccolto la denuncia di Di Sabatino. 

Alcuni esponenti del Movimento Cinque Stelle, Domenico Pettinari ed Enrica Sabatini "da sempre vicino ad Angelo volpe per sostenerlo in questa battaglia di giustizia", hanno commentato cosi' l'assoluzione del vigile urbano, Angelo Volpe: "Esprimo piena soddisfazione per questa sentenzaa - sostiene Domenico Pettinari - abbiamo sempre sostenuto Angelo sin dai primi momenti di questa vicenda perche' crediamo che la denuncia dell'illecito sia il primo passo verso il mondo che vogliamo costruire. Un processo che si poteva evitare, un procedimento che e' costato molto ad Angelo Volpe, non solo in termini economici". "Questo procedimento non ha mai avuto le gambe per camminare - afferma Enrica Sabatini - e lo sapevano tutti, anche se non hanno avuto il coraggio di dirlo alla luce del sole. Ci auguriamo che dopo questo episodio venga a galla tutta la verita' sull'intera vicenda"

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