Non piu' in un freddo obitorio dell'ospedale o in una piccola e scomoda stanza della casa. Ma in ambienti ospitali in cui poter dare l'ultimo saluto al proprio defunto nella piu' assoluta tranquillita' e riservatezza.
Nasce a Popoli la prima casa funeraria d'Abruzzo grazie alla legge regionale approvata nello scorso mese di agosto. In Lombardia, prima regione a consentire ai privati la custodia dei defunti, la legge e' in vigore dal 2003. Molte le novita' previste soprattutto in tema di polizia mortuaria. Tutti gli operatori titolari di una casa funeraria sono abilitati a recuperare la salma in ogni parte della regione e a custodirla nella struttura fino allo svolgimento dei funerali. In questo modo si evitano ai parenti scomodi trasferimenti negli ospedali e negli obitori d'Abruzzo.
Le famiglie possono custodire la salma anche per parecchi giorni per consentire ai parenti che vivono all'estero di ritornare in Italia e partecipare alle esequie. Possono utilizzare la struttura anche i Comuni e le varie istituzioni pubbliche, quali forze dell'ordine e magistrati in caso di incidenti stradali o fatti di cronaca che necessitano della custodia giudiziaria della salma.
In caso di decesso nelle abitazioni, spostando la salma verso la casa funeraria si evita l'affollamento di quanti si recano a far visita al defunto, e i conseguenti disagi alle persone che abitano nella casa o nel condominio. La nuova casa funeraria di Popoli e' composta da una sala esposizione, due uffici, una sala per accoglienza familiari e amici, tre obitori, servizi igienici, una sala attrezzata di celle frigorifere, una per trattamenti salme, oltre al magazzino e a un ampio garage per rimessa e assistenza mezzi. All'esterno circa 4000 metri quadrati di verde. Tutta la superficie si sviluppa sul piano terra, senza barriere architettoniche in modo da facilitare lo spostamento delle persone diversamente abili. Promotore della legge regionale in materia funeraria e polizia mortuaria, il consigliere Idv, Camillo Sulpizio.
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