La Polizia municipale di Pescara ha elevato 45 multe nel centro storico agli automobilisti indisciplinati che avevano parcheggiato il proprio mezzo in divieto di sosta. Al tempo stesso gli agenti hanno provveduto a sgomberare un alloggio popolare in via Caduti per Servizio occupato abusivamente da una famiglia di rumeni, operazione condotta congiuntamente ai Carabinieri. A rendere noti i dati dei controlli è stato il Presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi.
"Il primo allarme è scattato intorno alle 21 - ha spiegato il Presidente Foschi - quando alcuni residenti in via Caduti per Servizio, al civico numero 27, hanno chiamato il centralino della Polizia municipale per denunciare l'occupazione abusiva di un appartamento situato al secondo piano. Si tratta di un alloggio occupato da un legittimo assegnatario sino a pochi mesi fa, e che è stato riconsegnato in attesa di rassegnazione. La Polizia municipale si è recata sul posto con i Carabinieri e ha verificato la presenza di una porta sfondata e, all'interno, una famiglia di origine rumena che aveva preso possesso dell'immobile, due coniugi con due figli. Dopo circa un'ora di trattative, le Forze dell'Ordine hanno convinto i quattro a lasciare l'alloggio, facendo intervenire sul posto le squadre degli operai che hanno provveduto a murare l'ingresso al fine di evitare ulteriori intrusioni. In questo caso la collaborazione dei residenti del condominio è stata provvidenziale permettendoci un intervento tempestivo". Intorno a mezzanotte, invece, "sono cominciati i problemi al centro storico dove, come sempre, esaurita la disponibilità del parcheggio lungo la golena sud, quasi tutto esaurito sulla golena nord - ha proseguito il Presidente Foschi -, gli automobilisti hanno pensato bene di occupare anche via Spalti del Re, la strada alle spalle della Questura che è invece vietata al traffico e alla sosta proprio per lasciare libere le vie d'uscita ai mezzi delle Forze dell'Ordine. E invece le auto private hanno occupato ogni centimetro libero della strada; quelli rimasti senza spazio, hanno addirittura invaso il marciapiede antistante la Cattedrale di San Cetteo, in via Gabriele d'Annunzio, un comportamento esempio di assoluta inciviltà".
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