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Pubblicato il 25/05/2013 16:04

Pescara, giornata della Guardia giurata

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In Abruzzo, stando ai dati delle Prefetture diffusi nel corso dell'iniziativa, vi sono 811 guardie giurate

In Italia sono oltre 200 le guardie giurate morte in servizio, nella maggior parte dei casi uccise durante rapine e furti. Ma non mancano vigilantes caduti per mano delle Brigate Rosse, dei gruppi di estrema destra e della mafia. Diversi, soprattutto in passato, coloro che sono stati uccisi mentre vigilavano le campagne. E' quanto emerge da una ricerca dell'Ugl i cui dati principali sono stati anticipati oggi a Pescara nel corso della prima 'Giornata nazionale della Guardia giurata', categoria in cui operano oltre 30mila uomini.

L'iniziativa, organizzata dall'Ugl, si e' svolta presso la Provincia di Pescara, alla presenza di decine di guardie giurate e di famigliari di alcune vittime. Nel corso dell'evento e' stato consegnato il premio 'Eroe della Guardia giurata', assegnato simbolicamente a tre vigilantes caduti in servizio.

Il riconoscimento e' stato assegnato a Sandro Silenzi, morto a 30 anni nel 2001 durante una rapina in un ufficio postale a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno); a Maurizio Polisena, 45enne morto ad Arce a seguito di una rapina nella banca in cui lavorava, e a Mario Petra, ucciso a 37 anni, anche lui durante una rapina in banca a Roma, nel 1992.

A ritirare il premio sono stati i famigliari delle vittime.

'Vi ringrazio per quello che avete organizzato - ha detto la figlia di Polisena con la voce rotta dalle lacrime - perche' non se ne sente parlare, si tace e il tacere e' dimenticare. Portate con orgoglio la divisa - ha aggiunto rivolta alle guardie giurate presenti in sala - perche' chi vi guarda sa che siete degli eroi'.

Nell'annunciare che nei prossimi mesi sara' presentata ufficialmente la ricerca sulle vittime della categoria, il segretario confederale dell'Ugl, Geremia Mancini, promotore dell' iniziativa odierna, commenta: 'Siamo di fronte a una morte negata, come se a questo Corpo fosse negata un' appartenenza. Attraverso questi dati, pero' - aggiunge il sindacalista -, si ha il sentore di quanto sia importante questo lavoro. Sembra essere un corpo di serie B, ma non possono esistere categorie di serie A e di serie B. Vanno recuperate certezze e tutele per una categoria in cui operano oltre 30mila uomini'. 

In Abruzzo, stando ai dati delle Prefetture diffusi nel corso dell'iniziativa, vi sono 811 guardie giurate, di cui 510 nel Chietino, 161 nel Teramano, 100 nell'Aquilano e 40 nel Pescarese. Quarantasei, nel complesso, gli istituti: 16 nella provincia dell'Aquila, dieci in quella di Chieti, dieci in quella di Pescara e altrettanti in quella di Teramo.

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