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HOME » CRONACA » PROCESSO A PAROLISI, LA DIFESA: "ABBIAMO FORNITO ARGOMENTAZIONI DI RILIEVO "
Pubblicato il 28/09/2013 08:08

Processo a Parolisi, la difesa: "Abbiamo fornito argomentazioni di rilievo "

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E' terminata la seconda udienza in Corte d'Assise d'Appello a L'Aquila che vede imputato l'ex caporal maggiote dell'Esercito Salvatore Parolisi, accusato, e condannato in primo grado all'ergastolo, di aver ucciso la moglie Melania Rea il 18 aprile del 2011 con 35 coltellate. Teatro dell'omicidio è stato il boschetto delle Casermette a Ripe di Civitella del Tronto.
"Le difese hanno insistito su quanto si sapeva, non ce' niente di nuovo ma certamente rifletterò". Lo ha detto il procuratore generale Romolo Como al termine dell' arringa difensiva dell' avvocato Nicodemo Gentile, durata 5 ore e conclusa alle 19.30. L'avvocato alla fine ha chiesto l' assoluzione per Salvatore Parolisi. "Abbiamo fatto tutto il possibile - ha detto - per ingenerare un dubbio alla Corte. E' un grande risutato. Speriamo ora nel convincimento totale sull'innocenza di Parolisi".

"Abbiamo fornito argomentazioni di rilievo e siamo certi che la Corte avra modo di riflettere. Abbiamo offerto documenti e prove. Nella lunga discussione sono stati presentati elementi importanti con solide argomentazioni per smontare la ricostruzione che fa il giudice di primo grado per cui siamo convinti che l' accusa avra' perplessita'". Lo ha detto l'avvocato Walter Biscotti, uno dei legali di Salvatore Parolisi, all'uscita della Corte d'Assise d'Appello dell'Aquila. L'altro legale, Nicodemo Gentile, ha parlato di tre lettere che Parolisi ha consegnato ai giudici nelle quali "si evince il bene che voleva a Melania". "Ha scelto di produrle - ha spiegato Gentile ai cronisti - per far capire alla Corte che non e' colpevole nonostante il difficile rapporto con la moglie alla quale voleva bene. Certo, aveva un' amante e questo e' una specie di sport nazionale, ma non sufficiente per poter dire che e' un uomo malato e che poteva uccidere la moglie". Ultima udienza lunedi' prossimo con le repliche e la camera di consiglio.

Salvatore Parolisi "forse oggi ha tentato di farsi uscire qualche lacrima ma poi e' stata la solita piagnucolata. Ha dato alla Corte tre lettere che si era scritto con Melania qualche anno fa. Non capisco come non abbia dato quelle che ha scritto dal carcere all' amante alla quale diceva di amarla". Cosi' Michele Rea, fratello di Melania, al termine dell'udienza odierna in Corte d'Assise d'Appello. 

"Al di la' dei ruoli, e miei colleghi lo stanno facendo bene, le difese non sono riuscite ad insinuare il dubbio: non ho notato nulla di nuovo eccetto la motivazione della sentenza e il movente". Lo ha detto l'avvocato della famiglia di Melania Rea, Mauro Gionni. "Pero' il mio pensiero - ha osservato - e' che gli elementi sulla colpevolezza di Parolisi ne escono rafforzati perche' non sono emerse ipotesi alternative e persone alternative".

 

 

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