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Pubblicato il 20/08/2012 06:06

Eternit e "trappole" sulle sponde del fiume Pescara

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Sopralluogo degli attivisti del Wwf di Chieti

Rifiuti e “trappole” lungo il fiume Pescara sono stati trovati dai membri del Wwf di Chieti. "In poche centinaia di metri gli attivisti e le guardie del WWF trovano decine di discariche abusive anche di materiali pericolosi", si legge in una nota, "Pozzi senza tombino ai margini della strada golenale e una situazione di abbandono che si registra lungo le sponde del fiume Pescara, sempre più invase da rifiuti di ogni genere anche pericolosi. Ai cumuli di calcinacci, eternit, elettrodomestici, materiale elettronico, flaconi di lubrificanti per auto, copertoni, si aggiungono anche delle vere e proprie “trappole” rappresentate dai pozzetti di ispezione delle condotte di acqua presumibilmente di irrigazione lasciati senza tombini di protezione".

"Questi pozzetti, profondi alcuni metri, posti ai margini della strada brecciata golenale, - spiegano ancora i rappresentanti del Wwf - rappresentano un potenziale gravissimo pericolo per uomini (bambini in particolare) e animali. La situazione apparsa del tutto desolante: si incontrano subito cumuli di residui di amianto".

“Da anni il WWF denuncia questa situazione – afferma il presidente del WWF Chieti Nicoletta Di Francesco – e sostiene che si potrebbe cercare di far fronte a questa emergenza iniziando a chiudere le strade golenali con barriere mobili fornendo le chiavi solo a chi ha diritto all’accesso, ad esempio i coltivatori. una spesa, certamente, ma di tutti i cittadini, necessari per disinquinare”.

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