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Pubblicato il 04/12/2013 08:08

L'Autorita' di bacino di rilievo regionale dell'Abruzzo boccia il Megalò

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Merlino: è l'unica zona sicura tra Scafa e Pescara

Qualche giorno prima l'evacuazione del centro commerciale Megalo' di Chieti Scalo, per il rischio di esondazione del fiume Pescara, l'Autorita' di bacino di rilievo regionale dell'Abruzzo e del bacino interregionale del fiume Sangro, con una lettera del segretario generale, Michele Colistro, al presidente della Regione, Gianni Chiodi, aveva annullato il parere autorizzativo espresso un anno prima dalla precedente gestione dell'Autorita'. Una decisione presa in quanto per Colistro le opere realizzate a difesa del centro commerciale "non garantiscono la sicurezza in caso di inondazione". Sul rischio esondazione si esprime con una nota anche la direzione commerciale del centro: "La violenza delle precipitazioni temporalesche ha certamente messo a dura prova la nostra struttura ma, d'altro canto, e' da registrare come positiva la perfetta tenuta dell'argine che costeggia l'area antistante il Fiume Pescara e che copre, per la sua intera lunghezza, il parcheggio del nostro centro commerciale". Ma il parere dell'Autorita', che dice tutt'altro, e' destinato a far discutere ed a porre le basi per altri provvedimenti restrittivi. Il nuovo segretario ha infatti previsto il rischio idrogeologico che minaccia il centro commerciale, il piu' grande della regione, e, riformando il precedente parere dell'Autorita', ha lanciato l'allerta, gia' espressa in piu' lettere inviate a vari referenti istituzionali. L'ultima di queste, datata 27 novembre, era indirizzata al governatore Chiodi, ad alcuni componenti della sua Giunta, Angelo Di Paolo, Mauro Febbo e Gianfranco Giuliante, e ai direttori dei settori Lavori pubblici, Pierluigi Caputi, e Affari della presidenza, Antonio Sorgi, nonche' ad altre strutture regionali competenti. Nella missiva Colistro rilevava che la costruzione dell'argine posto a protezione di Megalo' e' solo per un tratto, di circa un chilometro, e lascia "indifesa agli eventi di piena" l'area; segnalava inoltre che mancava il collaudo sismico dell'opera e che in seguito ad alcune verifiche, c'e' un "grado di sicurezza non adeguato". Inoltre, Colistro sottolineava che "l'argine e' stato realizzato in assenza delle necessarie autorizzazioni in ambito tecnico-amministrativo" e su terreni "di proprieta' demaniale di pertinenza idraulica senza la preventiva acquisizione della concessione". Secondo il parere del segretario dell'Autorita', l'argine messo in opera dalla Sirecc, la societa' di Imola (Bologna) che ha realizzato i lavori, "presenta criticita' funzionali sia dal punto di vista idraulico che geotecnico". Tutte osservazioni frutto delle indagini effettuate da un ingegnere idraulico incaricato dalla stessa Autorita' di bacino che hanno evidenziato come l'intera area in oggetto, in casi di eventi di piena eccezionali, come quello che si e' verificata ieri, "non e' nelle condizioni di sicurezza dal rischio di inondazione".

La replica dell'ingegner Domenico Merlino

Dalle pagine del Messaggero, l'ingegner Domenico Merlino replica alle critiche. «Quella di Megalò - si legge - per quanto riguarda il pericolo esondazione del fiume, è l'unica zona sicura che c'è da Scafa a Pescara. Il progetto è stato fatto con criterio. Con Megalò è stata costruita anche una zona di espansione che lunedì ha permesso di salvare anche diverse abitazioni e attività produttive presenti in quell'area. Inoltre è stato costruito un argine di conforto di alta ingegneria idraulica: nonostante l'eccezionale piena di circa 1.000 mq d'acqua al secondo, non si è verificato alcun tipo di problema»

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