"E' necessario ed urgente ripensare al sistema rifiuti locale e regionale per evitare posizioni monopolistiche negli impianti e nella raccolta per uscire dalle zone d'ombra dell'inchiesta 'rifiutopoli' che ebbe al centro la questione del cda della EcoLAN ed il braccio di ferro sulla realizzazione di impianti per il trattamento rifiuti di Cerratina che non sono stati mai realizzati". E' quanto si legge in una nota del Partito Democratico di Lanciano circa l'annuncio della emergenza rifiuti per il comune di Lanciano e per il comprensorio nei giorni scorsi da parte di EcoLan, la spa composta dai 53 comuni soci del comprensorio frentano, proprietaria della discarica di Cerratina di Lanciano, la piu' grande d'Abruzzo.
"A causa di forti negligenze programmatiche e contingenti di EcoLan e della Regione Abruzzo, si sono materializzati i timori e le perplessita' che per tempo ha segnalato, a mezzo stampa e nel consiglio comunale straordinario sui rifiuti, il gruppo consiliare del Partito Democratico ed in particolare il consigliere Antonio Bianco che segue la questione per il Partito - si legge nella nota diffusa dal segretario e consigliere comunale del Pd di Lanciano, Leo Marongiu - ricordiamo la gravita' del fatto che al Sindaco di Lanciano sia stato negato il diritto di accesso agli atti della Eco.Lan". "Il Partito Democratico di Lanciano - conclude la nota - nell'interesse di tutti i comuni del bacino Eco.Lan, e' pronto a sostenere ogni azione volta a invertire un corso amministrativo che ha portato ad uno svuotamento economico-finanziario di EcoLan e che ha esposto i comuni soci a rischi finanziari insostenibili, incomprensibili e ingiustificabili".
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