Pubblicato il 15/11/2012 09:09
Sciopero Cgil, in piazza migliaia di persone
Di Cesare: "la crisi sta peggiorando"
In piazza, con i lavoratori, c'erano associazioni e comitati di ogni tipo: da quelle dei disabili al Forum abruzzese dei Movimenti per l'acqua, fino ad una delegazione della marineria pescarese, oltre ad esponenti politici di tutti i partiti del centrosinistra. Poi, ancora, migliaia di studenti delle scuole di tutta la regione e decine di docenti, che da giorni protestano contro i provvedimenti del Ddl stabilita' e la legge ex Aprea.
Il corteo ha preso il via nei pressi del Ponte del Mare ed ha sfilato lungo le vie del centro di Pescara, fino a raggiungere piazza Sacro Cuore, dove si e' svolto il comizio finale, presente il segretario nazionale Spi-Cgil, Carla Cantone. Per l'occasione sono arrivati in citta' circa 40 pullman da tutto l'Abruzzo. Per tutta la mattina il capoluogo adriatico e' stato 'blindato': decine gli uomini delle forze dell'ordine sono stati impegnati a controllare che tutto si svolgesse regolarmente e senza incidenti.
Nonostante la Cgil nazionale abbia proclamato quattro ore di sciopero, i lavoratori abruzzesi hanno incrociato le braccia per otto ore. Tra le motivazioni locali della protesta, i livelli della disoccupazione giovanile, che supera il 35%, la cassa integrazione in crescita, le 426 vertenze aziendali in atto, oltre alla necessita' di riforme, come quelle dei trasporti, della sanita' e della macchina regionale, e alle iniziative da intraprendere per dare concreta attuazione al Patto per lo Sviluppo dell'Abruzzo.
"In Abruzzo - ha affermato il segretario regionale della Cgil, Gianni Di Cesare - la crisi sta peggiorando. Bisogna mettere mano a questioni quali i diritti essenziali, l'uguaglianza e la sanita'. La disoccupazione e' aumentata in un solo anno del 5%; Chiodi la smetta con la retorica ed affronti con il Governo nazionale le grandi vertenze in corso, perche' da solo l'Abruzzo non puo' farcela".
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