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Pubblicato il 24/11/2014 12:12

Sit-in di protesta davanti al carcere di Sulmona

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Sit-in di protesta del personale medico e infermieristico davanti al carcere di Sulmona. Una decina di operatori sanitari, armati di striscioni, contestano la nuova normativa regionale, adottata con decreto all'inizio dell'estate, che regola le assunzioni di medici e infermieri nelle carceri abruzzesi e prevede il ricorso alle graduatorie della Asl per reperire personale da adibire al servizio. Di fatto, cio' comporterebbe il licenziamento di tutti gli attuali addetti alla scadenza del loro contratto. "Un fatto che non e' giusto nei confronti degli attuali medici e infermieri in servizio - sottolinea il dirigente medico del carcere, Fabio Federico - e non e' giusto nemmeno nei confronti degli stessi detenuti che gia' stanno protestando. Perche' i medici che hanno un'esperienza trentennale dentro queste mura e gli infermieri che vi lavorano da venti non possono essere sostituiti da medici, altrettanto preparati, ma senza la dovuta esperienza che un incarico come questo richiede". "Credo che il presidente della RegioneAbruzzo debba stare un po' piu' attento quando firma i decreti acrobatici come l'ultimo che ha firmato - incalza Federico - perche' noi non staremo fermi di fronte a questo scempio". Inoltre, fa notare Federico, "i medici che saranno chiamati a sostituirci sono medici di primo livello che costano molto di piu' di quelli che ci sono adesso". Secondo Federico con le nuove disposizioni si abbasseranno anche i livelli di sicurezza. "Ci sara' un solo medico per turno, cosa che non garantira' per 500 detenuti un'assistenza sanitaria decente, con problemi per tutti. E' l'ennesima beffa per Sulmona, perche' nelle altre Asl e' stato fatto altro, nelle altre regioni sono stati stabilizzati i medici. Abbiamo parlato con il direttore generale della Asl Avezzano Sulmona L'Aquila, Giancarlo Silveri, e proprio per questo siamo fortemente preoccupati".

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