'Insieme all'ex sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso, sono stati assolti altri 23 imputati, la maggior parte imprenditori di questa regione. In quattro anni che cosa e' stato di loro e delle loro aziende, delle loro relazioni di lavoro, dei loro dipendenti'?'. E' la riflessione di Fabio Spinosa Pingue, presidente di Confindustria L'Aquila, all'indomani della sentenza del Tribunale di Pescara che ha assolto tutti gli indagati.
Spinosa Pingue lamenta: 'Abbiamo consegnato ai media l'idea di un territorio in cui il rapporto impresa/politica e' tra i piu' inquinati d'Italia, senza chiederci quale effetto avrebbe avuto sulla parte sana della nostra societa'; nessuno, dico nessuno, ha denunciato gli effetti nefasti del sensazionalismo sul sistema territorio nel suo complesso'.
'C'e' un danno d'immagine, e' certo, alla politica e all'istituzione giudiziaria - riconosce - ma chi calcola il danno subito dall'intero sistema economico della regione? Un'intera classe imprenditoriale e' stata fatta passare come corrotta ed inaffidabile, non solo nei confronti della comunita' ma anche e soprattutto nei confronti del sistema creditizio'. Consapevole dell'esistenza di un non perfetto rapporto politica/impresa, Confindustria porta avanti da alcuni anni - 'non senza ricevere colpi alle spalle anche da parte di fuoco amico' - una forte e decisa campagna a favore della legalita' e del rispetto delle regole.
'Abbiamo sottoscritto protocolli ed innalzato il livello dei nostri codici etici - ricorda Spinosa Pingue - promuovendo in ogni modo la cultura della legalita' sia presso i nostri associati che verso i potenziali nuovi iscritti. Abbiamo chiesto con forza comportamenti ancora piu' virtuosi, proprio perche' riteniamo di dover essere al di sopra di ogni sospetto. Abbiamo partecipato ed organizzato convegni ed incontri con personalita' che si distinguono per la lotta alla legalita'. Abbiamo presenziato all'inaugurazione degli anni giudiziari. Abbiamo costituito gruppi di lavoro per monitorare gli appalti su quello che viene definito il 'cantiere piu' grande d'Europa'. Abbiamo anche deciso, per salvaguardare il nostro territorio, di valutare la possibilita' di eventuali costituzioni di parte civile nei procedimenti contro chi dovesse essere rinviato a giudizio per fatti delittuosi nei confronti del sistema economico'.
Il presidente di Confindustria L'Aquila ritiene, 'alla luce del calvario del Sindaco, dei suoi amici e degli imprenditori coinvolti', che ci sia oggi da chiedersi 'se veramente valga la pena sottoscrivere protocolli quando nessuno si adopera per una seria riforma che tuteli i cittadini dai danni di una giustizia lenta e spettacolarizzata'. 'Le imprese - conclude - hanno bisogno di operare nella certezza del diritto'. Per questo 'chiediamo a gran voce il ritorno alla normalita' e la fine della caccia alla streghe; e nel piu' breve tempo possibile, altrimenti, tutto e' inutile'.
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