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Pubblicato il 18/10/2012 20:08

Teramo, i Nas sequestrano il centro di fecondazione assistita

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Chiodi chiede una relazione. Il Pd chiede le dimissioni del manager Varrassi

La Procura di Teramo ha sequestrato il reparto dell'ospedale della citta' in cui si effettua la fecondazione assistita, diretta dal primario Francesco Ciarrocchi.

"Ho chiesto subito una relazione dettagliata sulla vicenda alla Direzione sanita' e alla Asl. Qualora dovesse essere confermato che l'attivita' veniva svolta senza la necessaria autorizzazione ci saranno per i responsabili inevitabili conseguenze. Si tratta di una di quelle notizie che non avrei mai voluto sentire ma andremo fino in fondo per accertare eventuali inadempienze". E' il commento del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, oggi impegnato a Roma per la Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dopo la notizia del sequestro del reparto di fecondazione assistita dell'ospedale di Teramo.

Il sequestro segue di due settimane un sopralluogo effettuato dai carabinieri del Nas di Pescara, che avevano evidenziato alcune carenze sotto il profilo amministrativo, quale ad esempio la regolare iscrizione del centro, prevista per legge, nel registro dell'Istituto superiore di Sanita', perche' manca ancora l'autorizzazione richiesta da tempo alla Regione Abruzzo.

All'esito di quell'ispezione, lo stesso primario Ciarrocchi aveva sospeso le attivita' del centro, istituito nel 2011, all' interno del piu' grande reparto di ostetricia e ginecologia.

Nell'indagine, secondo quanto si e' appreso da fonti giudiziarie, il primario e il direttore generale, Giustino Varrassi, sarebbero iscritti nel registro degli indagati, ma non si esclude il coinvolgimento di altre figure sanitarie all' interno della Asl teramana.

Ad eseguire il sequestro, disposto dal pubblico ministero Davide Rosati, sono stati i carabinieri del Nas, del reparto operativo del comando provinciale di Teramo e gli agenti della Guardia di Finanza.

L'unita' operativa semplice al quarto piano dell'ospedale Mazzini, comprende quattro stanze adibite a laboratori e studio medico e non ha posti letto, per i quali si appoggia al reparto di ostetricia ginecologia. Quest'ultimo non ha subito interruzioni nell'attivita' dall'intervento della magistratura.

 "La notizia del sequestro del reparto di Procreazione medicalmente assistita della Asl di Teramo e' la dimostrazione che la sanita' teramana e' allo sbando". E' il commento dei consiglieri regionali del Pd, Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca che chiedono le dimissioni immediate del manager, Giustino Varrassi. "La misura e' colma - dice il Pd - non era mai successo che nella Asl di Teramo venisse addirittura posto sotto sequestro un intero reparto per gravi violazioni degli obblighi di legge. Le responsabilita' sono soprattutto del manager Varrassi, di cui torniamo a chiedere le dimissioni immediate. La notizia del blitz al reparto della Asl di Teramo e' di assoluta gravita' e dimostra come la sanita' teramana oramai abbia perso la bussola, operando persino al di fuori delle leggi dello Stato. Una figuraccia che avra' eco su tutta la stampa ed i media nazionali e che svelano come la nostra sanita' sia lontana dagli standard di qualita' ed efficienza tanto decantati dal presidente Chiodi". 

 

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