Un detenuto di 64 anni ha tentato stamane di impiccarsi. La sfiorata tragedia e' avvenuta nel carcere di Castrogno a Teramo. L'uomo, di origine meridionale, e' stata salvato grazie ad altri detenuti che hanno dato l'allarme facendo accorrere sul posto la polizia penitenziaria.
L'uomo per togliersi la vita si sarebbe stretto un cordone al collo legandolo all'inferriata della scalinata, quindi fuori la sua cella. L'uomo non corre pericolo di vita e viene tenuto sotto stretta sorveglianza all'ospedale di Teramo.
Il tentativo di suicidio sventato stamattina dalla polizia penitenziaria nel carcere teramano di Castrogno viene commentato duramente dai radicali abruzzesi che, tramite Alessio Di Carlo, hanno parlato di "un comportamento ormai inaccettabile da parte della Regione Abruzzo che da quasi due anni e' inadempiente rispetto all'obbligo di nomina del garante dei detenuti". "Il garante regionale - ha detto Di Carlo - assicurerebbe un monitoraggio continuo sullo stato degli istituti, la raccolta delle informazioni e delle istanze che provengono dalla comunita' penitenziaria, oltre che pungolare le istituzioni ad adottare i provvedimenti opportuni".
Secondo l'esponente radicale la Regione e' ormai "politicamente complice delle tragedie che ormai, periodicamente, si consumano nelle galere d'Abruzzo".
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