Nuova inchiesta sull'ex patron della clinica Villa Pini, Enzo Angelini. Le accuse, arrivate al Giudice per l'udienza preliminare Antonella Redaelli sono rivolte anche alla figlia di Angelini, Chiara, alla moglia Anna Maria Sollecito e ad altre tre persone. I reati contestati vanno dall'abbandono di persona incapace alla truffa. L'inchiesta riguarda le strutture di riabilitazione psichiatrica che nel 2009 facevano capo a Villa Pini. L'indagine cominciò in seguito al sopralluogo della commissione d'inchiesta sulla sanità del Senato guidata allora da Ignazio Marino, attuale sindaco di Roma. L'udienza, rinviata per lo sciopero degli avvocati, si terrà il 7 maggio.
Per l'accusa, formulata dal pm Marika Ponziani, sarebbero state messe in esercizio strutture per la riabilitazione psichiatrica residenziale, senza la prescritta autorizzazione. Sempre secondo la pm, la truffa sarebbe stata compiuta ricoverando pazienti non bisognosi o non suscettibili di riabilitazione psichiatrica, ma più correttamente trattabili in strutture semiprotette. Per ogni paziente ricoverato inappropriatamente venivano pagate rette più alte di quelle che le Regioni Abruzzo e Marche avrebbero corrisposto per un ricovero in un'altra struttura. Il calcolo effettuato dall'accusa ha portato a quantificare un danno in 24.227.583,31 euro, per le Marche di 448.828,47.
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