Nuovo arresto per Pierluigi De Bellis, di Orsogna, 30 anni, accusato di truffa ai danni di assicurazioni, ricettazione e falso. L'uomo, sottoposto ai domiciliari, e' stato arrestato dalla polizia stradale di Pescara in esecuzione di una misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Chieti Paolo Di Geronimo (su richiesta del pm Marika Ponziani). La stradale, diretta da Silvia Conti, lo aveva gia' arrestato il 6 agosto 2013 in esecuzione di una misura cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea. Anche il quel caso, come stavolta, l'uomo e' finito nel mirino degli investigatori e della Procura per gli incidenti di cui era protagonista sull'asse attrezzato.
Stando alle dichiarazioni dei testimoni, De Bellis frenava improvvisamente, sulla corsia di sorpasso, come se avesse l'intento di provocare l'incidente, e si presentava come un appartenente alle forze dell'ordine. Compilava il modello di constatazione amichevole di incidente e poi si faceva risarcire dalle compagnie di assicurazione danni piu' gravi e per lesioni di trasportati inesistenti. Le indagini, riferiscono dalla stradale, hanno consentito di accertare che il conducente dei veicoli (sempre diversi) era la stessa persona che utilizzava generalita' e documenti di persone esistenti, avendo cura di apporre la propria foto sulle carte di identita' che mostrava a terzi. Un incidente di cui riferiscono dalla stradale e' avvenuto in direzione Pescara-Chieti, in territorio del comune di San Giovanni Teatino e ha visto coinvolti piu' veicoli.
Alla guida della Ford Puma, intestata a De Bellis, c'era un tale Giovanni Nichil che diceva di aver perso la patente e ha mostrato alla polizia una carta di identita' ma il documento e' risultato oggetto di smarrimento da parte del reale proprietario, Nichil. E De Bellis e' stato riconosciutio subito dopo dagli agenti. Nell'auto c'erano altri documenti di identita', Sim telefoniche ottenute con l'utilizzo di questi documenti, bancomat, postamat e libretti di risparmio postali tutti intestati a persone di cui De Bellis aveva la disponibilita' della carta di identita', dice sempre la polizia. Altro materiale utile alle indagini e' stato trovato a casa del trentenne. Oltre alle truffe - tentate e consumate - in danno di compagnie di assicurazione sarebbero stati accertati numerosi reati commessi dall'uomo per falsi di vario genere, sostituzione di persona, violenza privata, simulazione di reato e minacce nei confronti di una donna, controparte in uno dei sinistri stradali, finalizzate ad impedirle di fornire testimonianza agli inquirenti
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