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Pubblicato il 13/09/2013 17:05

Truffe on line, un indagato ammette in parte le sue responsabilità

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Il presunto capo dell'associazione a delinquere finalizzata alle truffe online, Maurizio Aramino, ha risposto alle domande del gip nell'interrogatorio di garanzia che si e' svolto questa mattina nel carcere di Lanciano, "ammettendo parzialmente le responsabilità" delle accuse che gli sono state mosse dalla Procura di Lanciano.

"Si', c'e' stata una parziale ammissione di responsabilita' da parte di Aramino - ha detto il legale dell'uomo Carlo Di Mascio - alcune situazioni circa le truffe perpetrate su internet fin dal dicembre 2009 sono state ammesse. Con la collega Tristana Di Bucchianico, che ha presenziato all'interrogatorio, abbiamo chiesto di commutare la misura cautelare in arresti domiciliari".

Aramino e' stato arrestato dagli agenti della Polizia Postale mercoledi' notte, insieme a Gianfranco Rossi. Entrambi sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa con altre due persone, N.N. e M.A., ricercati dalla Polizia.

"Rossi ha risposto alle domande del gip - spiega l'avvocato Giacinto Ceroli - sottolineando come ormai da anni non ha piu' rapporti con Aramino, cui in passato si limitava solo a fornire prodotti informatici che non gli sono stati poi pagati. I dissapori tra i due sono noti e ci sono anche delle intercettazioni che lo dimostrano", aggiunge Ceroli. Anche per Rossi e' stata chiesta la commutazione della misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari

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