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Pubblicato il 22/01/2013 14:02

Usura ed estorsione, 5 arresti a Lanciano

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L'operazione è stata condotta dai Carabinieri

 I Carabinieri di Lanciano hanno eseguito 5 misure cautelari questa mattina a Lanciano per usura e estorsione aggravata. Sono stati arrestati i fratelli Gennaro Malvone, 43 anni, nato a Caserta  e del fratello Ferdinando, 47 anni, in passato protagonisti dell'operazione anti usura Made in Naples; Roberto Spinelli, 45 anni di Lanciano e i fratelli Rocco, 29 anni, e Antonio Buccini, 26 anni, di Santa Maria Capua a Vetere. Tutti sono residenti da tempo nel frentano. I primi 4 sono stati accompagnati dai carabinieri nel carcere di Lanciano, mentre per Antonio Buccini la misura cautelare e' quella degli arresti domiciliari.

 L'operazione, scattata questa mattina all'alba in 4 comuni del comprensorio frentano, ha interessato anche beni mobili e immobili appartenenti ai 5 arrestati accusati di usura e estorsione aggravata. Il sequestro preventivo chiesto dalla Procura di Lanciano e ordinato dal gip del tribunale Massimo Canosa ha interessato 23 automobili di vario valore, 1 villa a Castel Frentano, 1 sito in Torre Annunziata, 1 attivita' commerciale in via Martiri VI ottobre 75 a Lanciano, il bar Margareth, 1 immobile a Lanciano con terreno e costruzione, 2 appartamenti a San Vito Chietino appartenenti a uno degli indagati e un conto corrente della cassa di risparmio di Parma e Piacenza riconducibile a Antonio Buccini, uno dei 5 arrestati.

Sono indagate nel procedimento altre 10 persone, oltre ai 5 arrestati. L'inchiesta condotta dal sostituto procuratore di Lanciano Rosaria Vecchi e' partita un anno fa dalla denuncia di 6 vittime di Lanciano, titolari di esercizi commerciali in citta' ma anche privati cittadini. Le vittime sono state anche picchiate in alcune occasioni perche' non riuscivano a pagare le rate settimanali da 500 euro che i 5 chiedevano a titolo di interesse delle somme prestate. "La difficolta' economica del momento - ha detto il sostituto procurato Vecchi nel corso di una conferenza stampa - e la stretta creditizia delle banche favoriscono purtroppo episodi del genere, con la conseguente ritrosia delle vittime a denunciare gli strozzini per non perdere l'unico canale in grado di assicurare liquidita'".

 

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