Pugno duro di Bankitalia su Banca Marche, che da oggi e' in gestione provvisoria. In 12 mesi l'istituto ha accumulato perdite per circa 800 mln di euro e nel primo semestre 2013 rettifiche dei crediti per 451,8 mln, conseguenza anche di un'opera di risanamento e trasparenza avviata dai nuovi vertici: il presidente Rainer Masera e il direttore generale Luciano Goffi. Il provvedimento dell'Organo di vigilanza non e' un vero e proprio commissariamento, ma sospende per circa due mesi gli organi che hanno funzioni di amministrazione e controllo dell'istituto (Cda e collegio sindacale). Emesso il 27 agosto, l'atto e' stato comunicato oggi a sorpresa dai due nuovi commissari - i funzionari di Bankitalia Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni - direttamente ai componenti del Cda, durante la seduta che a Jesi ha visto l'approvazione della semestrale 2013 con una perdita d'esercizio di 232 mln, rettifiche sui crediti pari a 451,8 mln di euro, e una riduzione dei livelli di patrimonializzazione con Tier 1 Ratio al 4,29% e Total Capital Ratio a 6,64%. Da oggi e per circa due mesi, sono sospesi il collegio sindacale ed il Cda, che in queste ore aveva deliberato la cooptazione a consigliere del commercialista maceratese Pierandrea Farroni; resta invece operativo il management guidato da Goffi. La gestione provvisoria, spiegano in una nota i commissari, e' stata assunta ''anche alla luce dei risultati del primo semestre, che si caratterizzano per consistenti rettifiche su crediti''.
I commissari operano sotto la diretta supervisione della Banca d'Italia. Feliziani e' stato direttore generale di Carisbo ed ex responsabile territoriale dell'area Emilia Marche Abruzzo del Gruppo Intesa SanPaolo, mentre Terrinoni e' un ex ispettore di vigilanza della Banca d'Italia che ha gia' svolto le funzioni di commissario straordinario di altre banche. Dal 2012 la banca ha intrapreso, su richiesta pressante della Vigilanza della Banca d'Italia, un percorso di cambiamento gestionale, tra l'altro attraverso la nomina del nuovo direttore generale Luciano Goffi. La nuova gestione ha adottato un approccio di maggiore prudenza nella concessione dei crediti, accompagnato dalla decisione di avviare, sempre su indicazione della Banca d'Italia, un rafforzamento patrimoniale. La decisione di ricorrerer alla gestione provvisoria e' stata presa alla luce della revisione al ribasso del valore dei crediti erogati dalla precedente gestione effettuata dalla banca nelle scorse settimane per impulso del presidente Rainer Masera, nominato recentemente, e del Direttore generale Luciano Goffi. Queste rettifiche di valore portano il patrimonio di Banca Marche al di sotto del livello minimo previsto dalla regolamentazione (8 per cento dell'attivo). E non essendo possibile realizzare in tempi brevi l'aumento di capitale gia' deliberato si sono determinate le condizioni di assoluta urgenza che sono alla base della gestione provvisoria. Compito dei commissari e' ora esplorare ogni strada che possa portare rapidamente a un rafforzamento del patrimonio. La loro presenza serve a ribadire che la banca funziona regolarmente ed e' gestita con criteri sani e prudenti.
Sotto la supervisione di Bankitalia, la gestione provvisoria ''avra' il compito di condurre l'attivita' aziendale secondo criteri di sana e prudente gestione'', e dovra' ''individuare le necessarie iniziative di rafforzamento patrimoniale al fine di completare l'azione di risanamento gia' avviata dalla Banca''. Si chiude cosi' una giornata difficilissima per BM, segnata anche dallo sciopero di oltre 2.000 dei 3.000 dipendenti contro la cessione degli asset e il taglio di circa 700-800 addetti, ma soprattutto dall'approvazione di bilancio semestrale peggiore rispetto alle previsioni rese note il primo agosto scorso. A livello di gruppo, erano state stimate rettifiche sui crediti fra 250 e 300 milioni di euro, ma le nuove verifiche sul portafoglio crediti (disposte internamente e suggerite dalla stessa Autorita' di vigilanza) hanno fatto schizzare il dato a 451,8 mln di euro, in aumento di 373 mln sul primo semestre 2012 ''per effetto di un ulteriore aumento delle coperture''.
La nuova perdita sul bilancio consolidato di gruppo di 232 mln segue quella di 526 mln del bilancio di esercizio 2012. Il patrimonio di base del Gruppo scende da 873 mln del 31 dicembre 2012 a 643 milioni di euro, e conseguentemente il patrimonio di vigilanza diminuisce da 1.322 milioni di euro a 996 mln. Il Tier 1 Ratio passa dunque dal 5,62% al 4,29%; il Total Capital Ratio scende dall'8,51% al 6,64%. Il coverage ratio complessivo e' passato dal 7,7% del dicembre 2012 al 10,4% del 30 giugno 2013. Le attivita' deteriorate si sono incrementate del 15% in sei mesi, fino a rappresentare un'incidenza del 24,1% dei crediti a clientela (19,7% al 31 dicembre 2012). Prima di essere sospeso, il Cda scriveva che ''la realizzazione dell'aumento di capitale (per complessivi 400 milioni di euro) consentirebbe al Gruppo di innalzare il Total Capital Ratio al di sopra dei livelli regolamentari''. Ma ad oggi, nonostante il lavorio attorno ad una cordata di imprenditori che sarebbero disponibili al salvataggio e le voci sull'ingresso di un nuovo partner bancario, ''ne' soci ne' terzi hanno assunto impegni vincolanti relativi all'aumento di capitale''.
Con la gestione provvisoria poi qualcosa potrebbe cambiare; saranno infatti i commissari ad individuare le necessarie iniziative di rafforzamento. Sullo sfondo, i due esposti presentati nei mesi scorsi alla procura di Ancona dalla nuova gestione di BM sulle posizioni dubbie di 16 clienti (imprese di costruzioni ma non solo) che nel tempo avrebbero compromesso i conti della Banca.
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