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Pubblicato il 30/08/2013 08:08

Sciopero dei dipendenti Banca Marche

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Grande attesa per la presentazione della relazione semestrale di Banca Marche, che verra' approvata domani pomeriggio dal consiglio di amministrazione. Conti che si annunciano ancora in 'rosso', dopo la perdita di esercizio di 527,7 milioni di euro sul bilancio consolidato di gruppo 2012, per effetto di nuovi e notevoli accantonamenti a copertura delle rettifiche nette sul portafoglio crediti. Sempre domani e' in programma uno sciopero dei lavoratori, indetto per l'intera giornata dalle tre sigle sindacali Fisac Cgil, Fiba Cisl e Dicredito. La protesta non prevede manifestazioni o picchetti: i sindacati prevedono pero' un'adesione massiccia dei dipendenti di Bm, che nei giorni scorsi hanno affollato le assemblee indette nelle Marche, Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna. Oggi erano circa 450 i lavoratori che hanno preso parte all'assemblea sindacale a Jesi. Fisac Cgil, Fiba Cisl e Dicredito hanno ribadito i motivi dello sciopero contro il nuovo piano industriale dell'istituto di credito, che prevede un taglio di 700-800 posti di lavoro tra vendita di asset (Carilo, una cinquantina di filiali e il Ced) e attivazione del fondo di solidarieta'. ''Non vogliamo un piano che smantelli inutilmente la banca ma vogliamo costruire insieme un progetto che la rilanci'', spiegano.

 

"Nell'attuale fase di crisi economica e produttiva - spiega la Fisac Cgil in una nota - , che continua ad investire in modo particolarmente pesante la nostra regione, il risanamento e il conseguente rilancio del principale istituto di credito marchigiano, è una condizione decisiva per il ruolo che Banca Marche può rappresentare per sostenere ogni possibilità di ripresa e di sviluppo del sistema produttivo locale e dell'occupazione. Per queste ragioni è fondamentale in questa vicenda il ruolo delle Istituzioni e del mondo imprenditoriale lontano da tentazioni meramente speculative.
E' inoltre necessario che assieme agli obiettivi di riequilibrio economico e di rafforzamento patrimoniale si persegua quello - altrettanto importante - del mantenimento del rapporto di fiducia delle imprese e delle famiglie del territorio; a questo scopo va finalizzata un'operazione di chiarezza e di trasparenza sulle cause e sulle responsabilità dell'attuale stato di difficoltà.
La CGIL Marche invita tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero finalizzato alla modifica del piano industriale affinché le azioni necessarie al risanamento siano condivise con i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali e comprendano la tutela dell'occupazione, la valorizzazione del lavoro e delle professionalità, come fattore di rilancio di Banca Marche.
La CGIL Marche è inoltre impegnata a rafforzare l'azione unitaria del sindacato, chiamato a svolgere il proprio ruolo in una delicata situazione senza sottrarsi - come fin qui avvenuto - al confronto con l'azienda con senso di responsabilità e al tempo stesso con la determinazione a difendere il lavoro e le prospettive future di Banca Marche".

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