Cinquanta lavoratori potranno tornare al lavoro alla Sixty di Chieti, a fronte dei 400 attuali. Il Piano industriale presentato a Chieti dalla Sixty nella sede dell'Associazione Industriali e sul quale e' stato avviato il confronto con i sindacati. Un Piano che questi ultimi ritengono incompleto, tanto da chiedere chiarimenti e far aggiornare l'incontro a domani.
I lavoratori coinvolti sono quelli legati principalmente all'ufficio prodotto che realizza il campionario e all'organizzazione della produzione commercializzata; a loro potrebbero aggiungersi altri, fra quelli oggi in cassa integrazione, da impiegare in societa' satellite di prossima costituzione: si occuperebbero di produzione e servizi in loco.
'Abbiamo individuato una via, un accordo con la Regione Abruzzo per costituire societa' satellite - ha detto nel pomeriggio, al termine del lungo incontro, l'amministratore delegato di Sixty, Paolo Bodo -. La Sixty Spa utilizzera' la societa' per fare produzione e servizi in loco. Questa opportunita' puo' significare da un minimo di 20-30 persone a un massimo di 80, ma siamo ancora in una fase di studio. Non siamo alla ricerca di incentivi statali - ha aggiunto Bodo -, c'e' un bando che garantisce la possibilita' di fare queste societa', ma la cosa fondamentale e' avere tecnicamente un ente locale che ci consenta di fare l'operazione. Poi ci sono anche servizi di assistenza ai lavoratori che consentirebbero di diminuire il costo del lavoro e quindi di spingere il made in Italy localmente'.
Dal fronte sindacale si registrano perplessita'. 'L'incontro e' stato aggiornato a domani - ha detto il segretario della Filctem Cgil, Giuseppe Rucci - in quanto ci e' stato presentato un Piano per noi incompleto, e abbiamo chiesto chiarimenti sulle prospettive e sui numeri che lo devono supportare. La Regione dal canto suo ha ribadito la disponibilita' degli strumenti normativi e vorremmo capire, anche su questo fronte, quale impatto avranno'.
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