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Pubblicato il 12/01/2013 07:07

Chieti, vendite in flessione anche del 50%

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'Rapporto 2012 sui consumi natalizi' di Confcommercio

Vendite in flessione ovunque in provincia di Chieti, con picchi negativi del 50% registrati nel capoluogo di provincia. E' quanto fotografa il 'Rapporto 2012 sui consumi natalizi' di Confcommercio attraverso le sue delegazioni di Chieti, Ortona, Francavilla al Mare, Lanciano e Vasto. La maglia nera, per quanto riguarda gli introiti natalizi 2012, spetta proprio al capoluogo teatino dove la crisi, acuita dalla vicinanza della grande distribuzione, sembra davvero inarrestabile. Eloquenti, in tal senso, i numeri forniti da Confcommercio. Il settore che sta peggio e' l'abbigliamento.

'I minori incassi a Natale sono stati per tutti di almeno il 30% rispetto allo scorso anno. In alcuni negozi di abbigliamento del Colle e dello Scalo, addirittura, il segno meno ha toccato - afferma Marisa Tiberio, presidente delegazione Chieti Confcommercio - la percentuale ragguardevole del 50%. Per il resto la categoria ha lamentato un crollo delle vendite fino al 20 dicembre con una piccola ripresa a ridosso del Natale'. Ad Ortona il calo degli affari a Natale si e' attestato intorno al 10% nel settore alimentare mentre e' schizzato al 30% per le calzature. Ha retto invece, al contrario di quanto accaduto altrove, l'abbigliamento. In sofferenza le gioiellerie con un meno 10% di vendite per le librerie. Passando a Lanciano, rapporto Confcommercio alla mano, gli alimenta hanno evidenziato un calo del 5% che ha raggiunto il 20% nei supermercati. Vendite in linea con lo scorso anno negli altri settori commerciali con una diminuzione dei consumi quantificabile tra il 15 e il 30% nell'abbigliamento e nelle calzature. A Vasto, infine, non sono andate bene le vendite natalizie nel campo alimentare con un calo del 5% arrivato al 20% per i cesti natalizi. La flessione, di contro, e' stata inferiore per le pelletterie e la telefonia con una percentuale negativa del 10%.

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