'Alla luce della modifica introdotta, d'accordo con l'azienda, abbiamo deciso di aprire un nuovo confronto nel mese di marzo allorquando avremo i dati degli effetti sul fatturato con l'attuazione della nuova normativa. Occorre scongiurare, assolutamente un ridimensionamento del comparto e le pesanti ripercussioni per il polo aquilano sull'occupazione ma anche sul piano della ricerca e dell'innovazione'. Sono parole del Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi che, oggi a Roma, ha partecipato all'incontro al ministero per lo Sviluppo economico anche per la vertenza del polo farmaceutico Menarini.
Nelle ricette farmaceutiche il medico non sara' piu' obbligato a scrivere solo il principio attivo e potra' decidere di indicare il nome specifico di un medicinale. Lo stabilisce un emendamento al Decreto Crescita approvato in Senato che cambia le norme sul principio attivo introdotte con la legge sulla Spending review. L'obbligo ai medici di indicare nella ricetta non piu' il nome del farmaco, ma il solo principio attivo, infatti, colpiva il prodotto italiano di marca e penalizzava di conseguenza il polo aquilano oltre a mettere in ginocchio l'intero settore.
'Oggi nel tavolo di confronto con il Mise - ha aggiunto Chiodi - abbiamo spiegato come le preoccupazioni espresse sul futuro dell'azienda e dell'industria farmaceutica italiana in generale restino comunque fondate e a primavera sara' possibile tracciare un quadro piu' preciso analizzando i termini di produzione, fatturato e ordini'.
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