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Pubblicato il 24/09/2012 16:04

Cna Pescara chiede mobilitazione per la Zona Franca Urbana

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"Serve pronta disponibilità per rilanciare un progetto interrotto"

La Cna pescarese chiede una mobilitazione per rilanciare l'idea della Zona Franca Urbana. Per l'associazione il rilancio ventilato dal ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, deve trovare una pronta disponibilita' da parte dei diversi attori sociali e istituzionali, per rilanciare un discorso bruscamente interrotto dal precedente governo.

"Della Zfu pescarese, cosi' - ricorda il direttore della confederazione artigiana, Carmine Salce - dopo il contratto firmato dall'allora ministro dello Sviluppo economico e dal sindaco di Pescara il 29 ottobre del 2009, dopo dichiarazioni che sottolineavano "l'attenzione del governo di centrodestra verso una misura amministrativo-finanziaria che consentira' il rilancio della piccola e micro-impresa nelle aree piu' disagiate del territorio", sono rimasti nell'ordine: una gigantesca bolla speculativa sugli immobili realizzati nel perimetro dei quartieri interessati; le immagini dell'inaugurazione con i fotografi al seguito di eleganti uffici, in via Tavo, rimasti deserti; un link surreale sulla home page del sito istituzionale del Comune che descrive una Zfu inesistente". 

   Ora, a detta della Cna di Pescara, occorre che tutti i protagonisti della vicenda mettano in campo tutti quei rapporti istituzionali, a cominciare da quelli frettolosamente abbandonati, forse per "ragion politica", con gli oltre venti centri italiani interessati dallo stesso provvedimento. In modo da rilanciare un progetto che - benche' fortemente ridimensionato e ricondotto nelle intenzioni del Governo Monti al regime degli aiuti "de minimis", pure potrebbe rappresentare una boccata d'ossigeno per le aree piu' disagiate della citta', visto che si tratta delle zone piu' depresse di Pescara: "In queste condizioni - conclude Salce - l'ipotesi di ottenere 6 milioni di euro per sgravi e agevolazioni, non e' certo ipotesi da disprezzare, in una citta' che nel frattempo ha dovuto subire i contraccolpi gravissimi della crisi del porto. Con le evidenti ricadute economiche e sociali che sono sotto gli occhi di tutti".

 

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