La Cna ha chiesto l'apertura di un tavolo di confronto tra Comune di Pescara e Regione Abruzzo, con le forze sociali della citta', per verificare lo stato di avanzamento della Zona Franca Urbana. Il direttore della Cna, Carmine Salce, avanza la richiesta dopo aver letto di "imprenditori illusi dalla creazione della Zona Franca e dall'arrivo delle agevolazioni previste, ed ora costretti invece a chiudere le proprie attivita' e a fare le valigie. Occorre imprimere alla vicenda una decisa sterzata, se si vuole frenare questo processo e ridare fiducia sul 'progetto Zfu' alle piccole imprese".
"Grazie alla tenacia delle forze sociali cittadine - prosegue - dopo la riammissione da parte del Parlamento della Zfu pescarese tra le aree destinatarie dei possibili benefici di legge, e dopo l'annuncio da parte della Regione dello stanziamento di una prima quota dei 6 milioni di euro destinati a coprire il fabbisogno finanziario, occorre ora che l'amministrazione comunale riavvii al piu' presto le procedure per l'assegnazione delle risorse stanziate, definendo tempi, modi e regole".
Dei problemi legati alla difficile gestazione della Zfu, la Cna pescarese dice Salce "Da anni la nostra sede sorge proprio nel cuore del perimetro interessato - conclude - ed abbiamo percio' una conoscenza diretta dei problemi delle piccole imprese artigiane e commerciali insediate in questo territorio. Non vorremmo, percio', che alla fine un'operazione ambiziosa come la Zona Franca Urbana si concludesse solo con l'ennesima bolla speculativa immobiliare e con le imprese in fuga".
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