Nessuna variazione sostanziale sul numero di occupati in provincia di Chieti nell'ultimo anno a fronte del -3,1% registrato in Abruzzo e della sequela di segni meno toccati nelle altre province abruzzesi. Confartigianato, attraverso il suo Centro studi, ha fotografato il livello occupazionale di Chieti e provincia il 2013 rispetto al 2012. In provincia di Chieti, in media, lavorano 141 mila persone con un tasso di occupazione pari al 40,9%, esattamente gli stessi dati raggiunti nel 2012. Non a caso, la provincia di Chieti e' l'unica ad aver fatto riscontrare una variazione pari allo zero. Un risultato decisamente migliore delle altre province abruzzesi dove l'occupazione e' calata del 4,4%, a L'Aquila, del 2,1% a Pescara e dello 0,3% a Teramo. La percentuale di occupati in provincia di Chieti, pero', e' inferiore rispetto alla media regionale ferma al 42%. Andando a ritroso con gli anni si evince, invece, che nel 2013 gli occupati sono calati del 3,2% rispetto al 2008, anno in cui e' divampata la crisi. "Prendiamo per buono questo risultato che fa della provincia di Chieti la migliore delle province abruzzesi. Una grossa mano - afferma Daniele Giangiulli, direttore provinciale Confartigianato Chieti - e' arrivata dai bandi della Regione "Lavorare in Abruzzo" che sono riusciti a dare una opportunita' di lavoro a tante persone. Serve, pero', anche altro per aumentare le opportunita' lavorative nel nostro territorio". A partire dalla detassazione dei costi del lavoro che, in Italia, sono i piu' alti d'Europa.
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