Daniele Erasmi, imprenditore pinetese del settore food, attuale presidente di Confesercenti Teramo, e' stato eletto questa mattina presidente regionale di Confesercenti Abruzzo, nel corso dell'assemblea elettiva svoltasi nell'auditorium "Filiberto Cianci" della sede regionale dell'associazione a Chieti. Erasmi, 39 an ni, succede a Bruno Santori nella guida di un sistema regionale che rappresenta 12 mila micro e piccole imprese operanti nei settori commercio, turismo, artigianato e servizi. "Eleggere un presidente giovane che arriva da una cittadina di periferia e' un segno di coraggio" ha spiegato dopo l'elezione il neopresidente, "e chi dice che le associazioni di categoria sono un nucleo di conservazione, avrebbe dovuto ascoltare la passione e il dinamismo delle parole espresse qui oggi, per capire che invece questi sono i luoghi dell'elaborazione concreta e ideale del futuro della nostra economia. Abbiamo parlato a lungo del commercio, il cuore della nostra rappresentanza, ed abbiamo chiesto alla Regione scelte coraggiose: conferma della moratoria alle aperture di nuova grande distribuzione organizzata, una nuova legge organica in materia di commercio che tuteli e sostenga il commercio urbano, un piano di interventi formativi e normativi che dia strumenti per competere con il mondo dell'e-commerce. Resta un dato di fondo: senza la ripresa della domanda interna, il commercio non riuscira' ad uscire dalle secche di questa drammatica crisi, e pur nei limiti delle proprie competenze la Regione ha il dovere di fare ogni sforzo perche' la domanda interna conosca una ripresa. Diversa - ha osservato Erasmi - e' la situazione per l'artigianato e la produzione, settori ai quali voglio aggiungere il determinante segmento dell'agroalimentare, che possono tirare il fiato con l'export. Queste imprese vanno pero' aiutate a scoprire nuovi mercati, a radicarsi in quelli piu' vasti, ad innovare le proprie aziende anche se non sono multinazionali. E sul turismo va data una sterzata, con la scelta dell'internazionalizzazione e dell'ammodernamento delle strutture".
I lavori del meeting sono iniziati con la relazione del direttore regionale Enzo Giammarino, che ha illustrato alcuni dati inediti sui consumi degli abruzzesi a novembre 2014: rispetto allo stesso mese del 2013 in Abruzzo i consumi alimentari segnano -0,3 per cento, le bevande -0,7 per cento, mentre ancora piu' pesante il calo nel settore non food: -2,4 per cento nella'abbigliamento, -1,4 per cento i beni per la casa, -0,1 per cento la cura della persona. "Il sostegno alla domanda interna e' determinante", ha sottolineato Giammarino, "e alla Regione chiediamo di dar seguito alle riforme annunciate. Anche perche' il tempo non c'e': come ha ricordato il direttore del confidi Coopcredito Patrizio Lapenna "crescono esponenzialmente le sofferenze bancarie per le imprese: per la provincia di Chieti si e' passati dall'1,95 del 2009 al 19,75 per cento del 2014, a Pescara dal 4,91 al 16,32 per cento, all'Aquila dal 5,54 al 20,92, a Teramo dal 4,36 al 23,05 per cento. E chi soffre di piu' sono soprattutto le micro e le piccole imprese". Il commercio urbano, con l'esperienza delle conferenze internazionali di Vetrines d'Europe, e' stato il cardine della relazione di Lido Legnini, direttore provinciale di Chieti, mentre Gianni Taucci, direttore di Pescara, e' intervenuto su credito e formazione. Simone Lembo, direttore di Confesercenti Vasto, ha relazionato sul turismo mentre Domenico Venditti, presidente di Confesercentri L'Aquila, sull'artigianato. Molti i partecipanti di altre organizzazioni, a partire dal direttore di Cna Abruzzo Graziano Di Costanzo, e i rappresentanti del mondo bancario. Presente anche il sindaco di Pineto Robert Verrocchio, mentre a rappresentare la Regione e' stato l'assessore al bilancio ed alla sanita' Silvio Paolucci che ha risposto puntualmente alle sollecitazioni provenienti dalle relazioni e dagli interventi liberi su riforma della salute, bilancio, programmazione comunitaria
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