"Il Consigliere regionale Antonio Menna sulle incapacita' degli amministratori del Cotir (Consorzio per la Divulgazione e la Sperimentazione delle Tecniche Irrigue - ndr) cade in clamorose contraddizioni, nonostante occupi interrottamente ruoli e poltrone politiche dagli anni ottanta". E' la riflessione dell'assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, a proposito delle vicende del Cotir.
Di nuovo Febbo: "Sbaglio o Antonio Menna e' il consigliere che solo un mese fa aveva proposto, con una interrogazione a sua firma, la chiusura del Centro di Ricerca di Vasto definendolo un carrozzone politico? Il sottoscritto non ha permesso nessuna assunzione e ha tagliato i compensi del Consiglio di amministrazione che non e' composto da 11 persone e i dipendenti sono 29 anziche' 40. Pertanto il consigliere dell'Udc farebbe bene a informarsi, studiare e riflettere prima di rilasciare dichiarazioni senza alcun senso, dopo aver dimostrato di non saper escogitare una qualsiasi proposta sia a livello regionale sia a in ambito territoriale. Il consigliere Menna invece spieghi come mai la Provincia di Chieti, guidata dal suo partito, non ha mai versato le proprie quote spettanti alla sussistenza del Cotir. Perche', sempre Menna, non dice che la Provincia e' stata incapace di assolvere ai propri doveri di socio del Cotir ma e' dovuta intervenire sempre la Regione Abruzzo per ricapitalizzare il consorzio di ricerca e assolvere ai doveri dell'Amministrazione provinciale? Per questo suggerisco a Menna di tacere se non ha dentro di se' risorse per risolvere i problemi laddove l'Ente provinciale e' partner, faccio il caso anche del Mario Negri sud".
"Proprio riguardo la situazione del Cotir - spiega l'Assessore - ho gia' affermato che i centri di ricerca devono camminare con le proprie gambe poiche' e' finita l'era dei finanziamenti a pioggia dove la Regione e' vista come mucca da mungere. Il grande senso di responsabilita' di questo Governo regionale e' testimoniato dai numeri che oggi ci cristallizzano come Regione virtuosa. Pertanto continueremo a lavorare affinche' Cotir Crab e Crivea possano avere un respiro non piu' solo pubblico e la nuova legge per i Centri di ricerca va in questa direzione". "Infine, devo registrare un comportamento scorretto da parte della Cigl e della sua rappresentante poiche' il sottoscritto e' una persona corretta, educata e disponibile a partecipare alle assemblee quando viene pero' invitato. Quindi visto che nei miei confronti hanno avuto, in piu' di un'occasione, un atteggiamento ineducato e scorretto ho deciso che non saranno piu' ascoltati e invitati a nessun altro tavolo inerente il problema".
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