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Pubblicato il 16/06/2013 16:04

Crisi, in Abruzzo scende del 10% il numero dei Pos

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A livello provinciale, fanno sapere da Cpp, Pescara (-17,3%), è tra le province che nel periodo 2011-2012 ha registrato i cali maggiori

La crisi, che ha portato alla chiusura di molti esercizi commerciali, si ripercuote direttamente anche sul calo dei P.O.S., le apparecchiature per effettuare pagamenti con bancomat e carte di credito. Il Trentino Alto Adige e' l'unica regione italiana con dati in crescita. A rilevare questa tendenza e' Cpp Italia, societa' del gruppo inglese CPP specializzata nella protezione delle carte di pagamento, che nel nostro paese ha oltre 700 mila clienti e assicura piu' di 3 milioni di carte di credito.

Valle d'Aosta (-16,8%), Sardegna (-12,4%), Campania (-11,9%), Molise (-11,8%), Piemonte (-11,4%) e Abruzzo (-10%) sono le regioni dove tra 2011 e 2012 i P.O.S. sono diminuiti piu' che altrove. La flessione a livello nazionale e' stata del 7,8%. L'unica eccezione e' il Trentino Alto Adige, dove si e' registrata una crescita del 2,95%.
Piu' contenuta la diminuzione degli apparecchi per pagare con bancomat e carte di credito nelle Marche (-3,6%), in Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia (-2,3%).

A livello provinciale, fanno sapere da Cpp, Pescara (-17,3%), Aosta (-16,8%) e Milano (-16,2%) sono le province che nel periodo 2011-2012 hanno registrato i cali maggiori del numero di P.O.S.. In forte crescita, invece, il numero delle apparecchiature per effettuare pagamenti elettronici nelle province di Monza e Brianza (+49,3%), Sondrio (47,8%), Fermo (+39,6%) e Barletta-Andria-Trani (+25,45).

'Le possibili cause di queste riduzioni - spiega Walter Bruschi, chairman NE di CPP Sud Europa - sono riscontrabili da un lato nella crisi economica che ha fatto chiudere molti esercizi commerciali, dall'altro in un'ingiustificata diffidenza degli italiani nell'utilizzo degli strumenti alternativi al contante, ancora utilizzato nel 90% delle transazioni contro una media europea di circa il 70%'.

'Per invertire questa tendenza - aggiunge Bruschi - sarebbe opportuno realizzare delle campagne di 'educazione' all'utilizzo consapevole e sicuro della moneta elettronica. Bancomat e carte di credito sono, infatti, molto piu' sicure del contante: in caso di furto di un portafoglio, ad esempio, il denaro sara' irrimediabilmente perso, mentre le plastic card potranno essere facilmente bloccate".

"Anche in caso di clonazione, poi, sara' sufficiente denunciare la propria estraneita' agli acquisti fraudolenti per vedersi rimborsare le somme ingiustamente addebitate. A tutto questo - conclude Bruschi - si lega il tema piu' che mai attuale della tracciabilita' dei pagamenti e della lotta all'evasione fiscale'.


CPP Italia ha analizzato anche i dati sull'evoluzione dei P.O.S. negli ultimi otto anni (2004-2012) in Italia. In questo caso l'incremento e' stato mediamente del 50%. In termini percentuali sono cresciute prevalentemente le regioni del Sud, che scontano un maggior ritardo rispetto a quelle del Nord.

Gli incrementi maggiori si sono registrati in Calabria (+82%), Basilicata (+79%), Campania (+73%), Puglia (+61%) e Lombardia (+56%).
Le regioni dove il trend di crescita e' stato piu' contenuto sono Marche (+34%), Valle d'Aosta (+31%) e Trentino Alto Adige (+11%).

Nell'arco degli ultimi 8 anni le province dove il numero delle postazioni per pagare con bancomat e carte di credito e' cresciuto di piu' sono quasi tutte del Sud: Crotone (+122%), Sondrio (+115%), Vibo Valentia (+106%), Caserta (+102%) e Benevento (+100%). Le aree dove i P.O.S. sono cresciuti di meno nell'arco temporale esaminato sono Bolzano (+14%), Nuoro (+9%), Trento (+8%), Prato (+5%) e Sassari, dove si e' registrato addirittura un calo del 4%.

 

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