A frenare la ripresa non c'e' solo ''il cappio del Patto di Stabilita' degli enti locali'', ma anche un ''altro nemico giurato, cioe' la burocrazia''. E' l'attacco del vicepresidente Ance nazionale e capo dei costruttori di Chieti Angelo De Cesare. ''Non ne usciamo vivi - ha detto De Cesare a margine di un incontro con Anci Abruzzo in Regione a Pescara - mesi per permessi, pratiche ferme, immobilismo, e amministratori pubblici convinti di non poter far nulla contro questo problema'', ha insistito. Recenti studi hanno dimostrato come solo in Abruzzo siano 'congelati' decine e decine di milioni di euro immediatamente utilizzabili nelle casse degli enti locali 'per colpa del Patto di Stabilita'': per De Cesare pero' ''c'e' anche la difficolta' della Ragioneria Centrale dello Stato che non capisce, che ha i paraocchi del 3%''. Ma il dito viene puntato in ugual misura anche sugli enti locali ''laddove c'e' gente che si tiene le carte per mesi sul tavolo, e questo e' uno spregio. Succede che chi di noi rispetta le leggi finisce fuori mercato e cresce il lavoro nero, magari con quei lavoratori che le aziende hanno dovuto licenziare e che diventano concorrenza sleale. Insomma, diventa una lotta fratricida''.
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