La dinamica tendenziale dell'export, in Abruzzo, nei primi sei mesi del 2012, fa registrare una flessione pari al -4,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato e' in controtendenza rispetto alla media nazionale del 4,2%. Lo rileva l'Istat.
In particolare, scendono del 6,7% le esportazioni verso i Paesi dell'Unione Europea, mentre aumentano dello 0,6% quelle verso i Paesi al di fuori dell'Ue.
Tra i settori che fanno registrare i cali piu' consistenti vi sono quello del legno e dei prodotti in legno (-18,9%), quello della carta e dei prodotti di carta (-17,4) e quello del coke e dei prodotti petroliferi raffinati (-15,3%), mentre crescono le esportazioni di prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca (+17%), degli articoli farmaceutici (18,9%) e dei mobili (14,5%).
A livello nazionale, le regioni che contribuiscono maggiormente alla crescita dell'export sono Lombardia (+4,9%), Toscana (+10,7%), Emilia-Romagna (+5,2%) e Sicilia (+21,2%). Tra le altre regioni che presentano una crescita delle vendite sui mercati esteri superiore alla media nazionale si segnalano Puglia (+11,3%), Sardegna (+9,3%), Umbria (+8,5%) e Marche (+6,4%). Una marcata flessione si registra, invece, per Basilicata (-30,1%), Molise (-17,3%) e Valle d'Aosta (-12,8%).
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