'Una stasi, entro un quadro generale di progressivo peggioramento, che non prelude a nulla di buono: basti vedere le tante crisi aziendali aperte, i dati del credito, quelli della mortalita' delle imprese'. E' questo il commento del segretario regionale della Uil, Roberto Campo ai dati Istat sul lavoro in Abruzzo.
'Nel terzo trimestre 2012 - rileva Campo - aumentano i disoccupati, novemila in piu' rispetto al corrispondente periodo del 2011, mentre scende di duemila unita' il numero degli occupati in Abruzzo, da 510 mila a 508 mila, numero che risale di mille unita' rispetto al secondo trimestre 2012. Regge dunque, per ora, il muro dei 500 mila occupati: e' aumentato il numero delle persone in cerca di un lavoro che non trova, ma il fatto di non trovarlo sembra stia facendo parzialmente rifluire il fenomeno, con un abbassamento del tasso di occupazione'.
'In questi ultime mesi inoltre - aggiunge - anche l'export si e' messo ad andare male. La situazione in sintesi e' che le discese importanti dell'occupazione e le salite importanti della disoccupazione non si recuperano, prosegue una tendenza al peggioramento, ora graduale, come in questo caso, ora piu' a precipizio, come nel primo trimestre. In assenza di cambiamenti significativi, c'e' piu' da aspettarsi una nuova accelerazione negativa che non una ripresa. Fino a che non si mettera', a livello nazionale ed europeo, il lavoro al primo posto come misura reale della ricchezza, non ci saranno novita' positive'.
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