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Pubblicato il 01/03/2013 09:09

Ex Burgo di Chieti, il Wwf: si può partire

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"In una parte dell'area può cominciare il processo di reindustrializzazione"

Il Wwf torna a occuparsi della vicenda della Ex Burgo di Chieti scalo. L'area dove sorgeva la cartiera è interessata infatti da un progetto di rilancio industriale che non ha ancora preso il via in maniera definitiva. "Una parte del complesso ex Burgo - scrive il Wwf in una nota - esattamente l'area 2 del lotto 1, ha già concluso positivamente la procedura ed è qui possibile avviare il processo di reindustrializzazione. Se c'è la reale intenzione di garantire occupazione, in particolare per i dipendenti ex Burgo, in quello spazio è già possibile farlo".

Nelle altre aree, secondo l'associazione ambientalista si stanno completando le procedure autorizzative che "vengono rallentate dalla parcellizzazione delle competenze e dalle difficoltà di colloquio/confronto tra gli enti e tra i settori all'interno degli stessi enti".

“Il WWF – dichiara il presidente Nicoletta Di Francesco - continuerà ad essere presente e chiede che le autorità preposte a tutti i livelli, il proprietario del sito e i progettisti si adoperino perché l’iter si svolga nei tempi dovuti senza inutili intralci e nel pieno rispetto delle leggi. In sede di conferenza di servizio, nonostante le esplicite richieste, non è stato presentato alcun dato sulle tipologie e i settori delle aziende interessate né tanto meno sul numero di dipendenti. Il WWF sottolinea inoltre l’esigenza di prevedere nell’area non una piatta superficie tutta cementificata, ma una adeguata percentuale di verde, nel rispetto delle normative urbanistiche, a tutela della qualità della vita e del paesaggio, fondamentali anche in un’area industriale.”

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