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Pubblicato il 13/03/2013 10:10

Export in calo in Abruzzo del 4,8%

istat

I dati forniti dall'Istat

Esportazioni in calo nel quarto trimestre per l'Abruzzo, dove si registra una pesante flessione del 4,8%. L'export in regione è condizionato in particolare dall'andamento della produzione in Val di Sangro nel settore automotive. In generale, nel quarto trimestre 2012, in base ai dati Istat, rispetto al trimestre precedente, le vendite di beni sui mercati esteri risultano in diminuzione per l'Italia nord-occidentale (-2,6%) e nord-orientale (-1,3%), sono pressoché stazionarie per l'Italia centrale (-0,1%), mentre crescono per le regioni meridionali e insulari (+1,0%). Nell'anno 2012 la dinamica dell'export è ampiamente superiore alla media nazionale (pari al +3,7%) per le regioni dell'Italia insulare (+21,3%) e centrale (+6,3%). Le regioni nord-occidentali (+3,5%) e nord-orientali (+1,1%) conseguono risultati positivi ma inferiori alla media, mentre sono in lieve diminuzione le vendite dell'Italia meridionale (-0,2%). Le regioni che contribuiscon o maggiormente alla crescita dell'export nel 2012 (spiegando quasi l'80% dell'aumento delle esportazioni nazionali) sono Lombardia (+3,7% la variazione sull'anno precedente), Sicilia (+21,2%), Toscana (+6,9%), Emilia-Romagna (+3,1%) e Sardegna (+21,5%). Tra le altre regioni in espansione sui mercati esteri nel 2012 si segnalano come particolarmente dinamiche: Umbria (+7,6%), Puglia (+7,3%), Marche (+6,0%), Lazio (+5,1%) e Liguria (+4,1%). Sensibili flessioni si registrano per Basilicata (-17,5%) e Friuli- Venezia Giulia (-8,9%). Nel 2012 risultano in significativa crescita le esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e dalla Sardegna, di articoli farmaceutici e chimico-medicinali dal Lazio, di macchinari e apparecchi n.c.a. dalla Lombardia. Nello stesso periodo, si rileva una flessione delle esportazioni per mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) dal Friuli-Venezia Giulia e dalla Toscana, macchinari e apparecchi n.c.a.

dal Friuli-Venezia Giulia e computer, apparecchi elettronici e ottici dalla Lombardia. Tra le province con il più elevato contributo alla crescita dell'export nazionale, le più dinamiche sui mercati internazionali sono Siracusa, Arezzo, Cagliari, Bergamo, Alessandria, Firenze, Massa-Carrar a, Varese e Monza e della Brianza . Nel corso del 2012, tra le regioni che presentano i contributi maggiori alla crescita delle esportazioni nazionali, si segnala un significativo incremento delle vendite per Sardegna (+21,5%) e Sicilia (+21,2%) mentre risultano relativamente meno dinamiche, anche se con tassi di crescita superiori alla media, Umbria (+7,6%), Puglia (+7,3%) e Toscana (+6,9%). Le altre regioni che presentano una crescita delle esportazioni superiore o uguale alla media nazionale (Figura 1) sono Marche (+6,0%), Lazio (+5,1%), Liguria (+4,1%) e Lombardia (3,7%). Aumenti inferiori alla media nazionale si registrano, invece per provincia di Trento (+3,2%), Emilia- Romagna (+3,1%), Piemonte (+2,9%), Veneto (+1,6%), provincia di Bolzano (+0,5%) e Calabria (+0,1%). Risultano invece in marcata flessione le esportazion i della Basilicata (-17,5%), Friuli- Venezia Giulia (-8,9%), Valle d'Aosta (-6,4%), Molise (-6,1%) e Abruzzo (-4,8%).

I paesi di sbocco dell'export 

Nell'anno 2012, la Lombardia (-1,4%) e il Veneto (-1,9%) sono le regioni che contribuiscono maggiormente alla diminuzione delle vendite verso i paesi Ue. Il Lazio e la Sicilia invece, con un incremento rispettivamente pari a +8,4% e +15,7% delle vendite, sono in significativa crescita verso quest'area. Per Basilicata (-30,1%), Molise (-10,8%) e Valle d'Aosta (-10,3%) si rileva, invece, una forte flessione delle vendite verso i paesi Ue. Per quanto concerne le vendite sui mercati extra Ue, le regioni che si caratterizzano per i maggiori incrementi nel 2012 sono (in ordine di contributo alla crescita delle esportazioni nazionali verso quest'area): Lombardia (+10,1%), Toscana (+13,0%), Sicilia (+24,7%), Piemonte (+10,5%), Veneto (+6,7%) ed Emilia-Romagna (+6,2%).
Nel 2012 i principali contributi alla crescita delle esportazioni nazionali sono dovuti alle vendite della Lombardia in Svizzera (+17,3%), Paesi OPEC (+18,7%) e Stati Uniti (+17,8%). Risultano in forte crescita anche le vendite della Sicilia verso gli Stati Uniti (+155,1%), della Sardegna e della Liguria verso i Paesi OPEC (rispettivamente +161,8% e +121,2%) e del Lazio verso il Belgio (+89,4%). In notevole calo risultano, invece, le vendite del Veneto e dell'Emilia-Romagna verso la Cina (rispettivamente -26,2% e -14,8%), della Campania verso la Svizzera (-30,2%) e del Friuli-Venezia Giulia verso la Francia (-19,2%).

I settori 

L'analisi congiunta per settore e regione di provenienza della merce, svolta considerando anche il loro contributo alla variazione complessiva delle esportazioni nazionali, mostra forti incrementi delle vendite all'estero di coke e prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e dalla Sardegna (rispettivamente +26,1% e +25,4%) e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio (+31,4%). Marcate riduzioni delle vendite all'estero si registrano per i mezzi di trasporto (autoveicol i esclusi) da Friuli-Venezia Giulia e Toscana (rispettivament e -42,6% e -23,0%), macchinari e apparecchi n.c.a. dal Friuli-Venezia Giulia (-11,9%), autoveicoli dalla Basilicata e dal Lazio (rispettivamente -37,1% e -25,1%).

Le dinamiche delle esportazioni a livello provinciale 


Il cartogramma fornisce un quadro d'insieme della dinamica territoriale delle esportazioni nazionali a livello provinciale.
Le province che hanno contribuito maggiormente alla crescita delle esportazioni nazionali nel 2012, spiegando quasi il 70% della crescita complessiva, sono Siracusa (+23,3%), Milano (+3,5%), Arezzo (+15,4%), Cagliari (+23,9%), Bergamo (+5,9%), Alessandria (+12,7%), Massa-Carrar a (+51,2%), Firenze (+7,2%), Varese (+6,1%) e Monza e della Brianza (+6,9%). Altre province che presentano una dinamica particolarmente sostenuta delle esportazioni, con un contributo superiore a un decimo di punto percentuale alla crescita delle esportazioni nazionali, sono Latina (+14,6%), Piacenza (+18,6%), Vicenza (+3,2%), Taranto (+18,1%) e Messina (+41,7%). Quelle altrettanto dinamiche, ma con un contributo compreso tra 0,06 e 0,10 punti percentuali, sono Pavia (+10,2%), Catania (+43,2%), Padova (+4,4%), Modena (+3,3%), Verona (+3,4%), Lodi (+10,9%) e Bologna (+2,1%). Tra le province che presentano una rilevante flessione delle vendite all'estero associata a un significativo impatto negativo sulla crescita dell'expor t nazionale si segnalano Udine (-8,7%), Trieste (-25,3%) e Treviso (-6,1%).

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