''Non ci si puo' certo sorprendere alla Provincia dell'Aquila se qualche imprenditore compie gesti sopra le righe, vista la gestione esasperante dell'Ente sugli appalti delle scuole di Avezzano e Sulmona''. Cosi' il presidente di Ance L'Aquila, Gianni Frattale, sui ritardi cronici dei pagamenti della pubblica amministrazione. ''Le imprese attendono pagamenti per lavori completati da ben due anni - spiega Frattale - Cosi' come si attendono i collaudi amministrativi che l'Ente provinciale, secondo il codice degli appalti, avrebbe dovuto eseguire entro sei mesi dall'ultimazione delle opere. Intanto - aggiunge - gli alunni restano alle prese con disagi per la mancanza di sedi adeguate. Le imprese che hanno grossi portafogli riescono a resistere, le piccole imprese entrano in sofferenza, licenziano e sempre piu' spesso falliscono''.
Nello specifico dell'imprenditore che sta digiunando per protesta davanti alla sede della Provincia, Frattale confessa di non conoscere in fondo la storia ''ma e' comprovata dai fatti l'insensibilita' della Provincia dell'Aquila alle difficolta' delle imprese causate dalla burocrazia piu' oltranzista''.
''Un problema - riconosce - su cui ormai il Governo e l'opinione pubblica in generale hanno raggiunto finalmente una buona consapevolezza ma che la Provincia dell'Aquila continua ad ignorare''. Il numero uno dei costruttori aquilani ricorda che ''i fondi per i pagamenti dei lavori nelle scuole sono stati trasferiti da tempo all'Ente dall'allora Commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi''. ''Le azioni giudiziarie in corso riguardano solo alcuni cantieri - puntualizza infine Frattale - Le imprese oneste che hanno eseguito i lavori correttamente ed hanno anticipato di tasca loro hanno diritto di essere pagate e nessuno puo' tenerle in scacco per decisioni personali ed arbitrarie senza portarsi sulla coscienza tutte le conseguenze del caso''. E chiede al presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, di ''risolvere questa situazione che sta diventando sempre piu' rovente''.
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