Anche quando il ritardo e' causato da motivi di forza maggiore, i viaggiatori del treno hanno diritto al rimborso parziale del biglietto. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Ue, specificando che i danni causati dai ritardi devono essere sempre risarciti, qualunque sia il motivo.
Secondo la legislazione comunitaria, i viaggiatori hanno sempre diritto al rimborso quando il ritardo e' pari o superiore a un'ora, e deve valere almeno il 25% del prezzo totale quando e' meno di 120 minuti. Se il ritardo e' superiore alle due ore, il rimborso deve essere almeno del 50%.
La Corte si e' espressa su richiesta della Corte amministrativa austriaca, spiegando che l'esonero per cause di forza maggiore non e' previsto dal regolamento comunitario e che il viaggiatore deve sempre essere rimborsato per aver pagato un servizio che non si e' rivelato conforme a quanto stabilito. La Corte ha quindi ribadito che un'impresa ferroviaria non puo' inserire nelle condizioni generali di trasporto alcuna clausola che la esoneri dall'obbligo di indennizzo.
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