Milano resta sempre la capitale del management. Vi lavora il 40,3% dei dirigenti privati e il 33,3% dei quadri. Le donne dirigenti sono il 14,7% (in Italia 13,3%) e il 28,8% dei quadri (27,1%).
Una preminenza ancor piu' lampante se misurata rispetto al numero di dirigenti ogni cento dipendenti. La media nazionale e' 0,85, quindi meno di un dirigente ogni cento dipendenti (a fronte di Francia e Germania che ne hanno 3 ogni 100) e la Lombardia ne ha 1,6%, il Lazio 1,37%, il Piemonte 0,98%, il Veneto 0,6%, la Toscana 0,51% e al Sud si arriva sino a 0,2%.
Se l'Italia ha la classe dirigente piu' vecchia d'Europa, questo non e' vero per i dirigenti privati che hanno un'eta' media di 48 anni, a fronte dei 45 della media Eu15. In Italia l'eta' media e' 48,6 anni, 49 per gli uomini e 46 per le donne. La regione con l'eta' media piu' bassa e' la Calabria (46,9), subito seguita da Lombardia (47,8), poi Lazio (48,5), Piemonte (48,8) e Veneto (49,1) e a fondo classifica Valle d'Aosta (51,1) e Sardegna (51,3). Il Nord ha l'eta' media piu' bassa (48,4) e il Mezzogiorno quella piu' alta (49,7), quelli, pochi (1.366), che lavorano all'estero con contratto italiano (48,4 anni).
A livello provinciale l'eta' media piu' bassa e', sempre al Sud, in Calabria a Catanzaro (44 anni), seguono Vibo Valentia (46,6), Agrigento (46,7), Pescara (46,9), Vercelli (47) e poi, sesta, arriva Milano (47,4), piu' in giu' Roma (48,4), Verona e Torino (48,6), Bologna (49,2), Firenze (49,4), Napoli (50,4). Agli ultimi due posti Sondrio (52,4) e Sassari (52,7).
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