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Pubblicato il 22/11/2012 12:12

L'Aquila, la Filctem-Cgil scende in campo per il polo farmaceutico

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Marrelli: "consolidare la presenza del comparto"

 "Le istituzioni e la politica finalmente si sono svegliate. Hanno capito che il polo farmaceutico aquilano e' arrivato a un bivio: da un lato il rischio di ridimensionamento di alcune aziende (nello specifico la Menarini, che a seguito della nuova legge sulla prescrizione del farmaco generico ha dichiarato un migliaio di esuberi in Italia, con conseguenze dirette gia' subite dallo stabilimento aquilano), dall'altro la possibilita' reale e concreta di consolidare nella nostra citta' la presenza delle aziende del comparto attivando nel caso nuovi investimenti". Lo afferma il segretario generale della Filctem-Cgil dell'Aquila, Francesco Marrelli.

"La politica dunque ha cominciato a capire. Finalmente - osserva - sono serviti a qualcosa gli appelli e gli allarmi che la Cgil sta lanciando da alcuni mesi e che finora sono stati raccolti, e gliene va dato atto, soltanto dall'onorevole Giovanni Lolli, che su questo tema da tempo e' impegnato da parlamentare eletto sul territorio. Cosi', mentre fra gli industriali si sta discutendo sull'uso dei farmaci generici e sul relativo ruolo delle aziende (talvolta anche in maniera impropria e provocatoria) sui pericoli che corre il polo farmaceutico aquilano e' intervenuto anche il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, annunciando il suo interessamento e la sua azione. Per quanto ci riguarda e' bene che sia cosi', che anche la giunta regionale partecipi a quel fronte che la Cgil sta cercando faticosamente di creare per raggiungere un obiettivo fondamentale: l'uso di parte delle risorse che la legge sul terremoto ha stanziato per il rilancio economico delle zone colpite, il famoso 5% e l'accordo di programma, destinandole al consolidamento del comparto farmaceutico. Si tratta dunque - dice il sindacalista - di capire quante risorse sono disponibili e come possono essere utilizzate. Finora, pero', abbiamo potuto registrare solo annunci. A tutt'oggi ne' gli enti locali, ne' la Regione si sono attivati in via formale nei confronti del governo, per capire se, come e in che misura usare quei fondi. La Cgil chiede quindi che la vicenda venga finalmente affrontata in sede istituzionale, e che un incontro venga convocato velocemente con tutti i soggetti interessati. D'altra parte al governo va fatto capire che il potenziamento del nostro comparto farmaceutico avrebbe un rilievo strategico nazionale: eviterebbe il rischio di delocalizzazioni delle attivita', con la perdita di risorse tecnologiche e di lavoro, e rafforzerebbe il tessuto socio economico del territorio aquilano".

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