Oltre 100 dipendenti della societa' pubblica Abruzzo Engineering (AE) hanno nuovamente promosso nel pomeriggio un sit-in di protesta davanti al Palazzo dell'Emiciclo, sede del Consiglio regionale, all'interno del quale e' in programma una seduta dell'assemblea.
I lavoratori protestano da tempo per sensibilizzare la Regione, azionista di maggioranza della spa con il 60% (il 30% e' controllato da Selex Service Management, sodalzio controllato da Finmeccanica, e il 10% dalla provincia dell'Aquila), a dare indicazioni precise sul futuro occupazionale e produttivo. AE occupa circa 190 persone, di cui un centinaio in cassa integrazione e la restante parte impegnata in commesse con il Comune dell'Aquila per la gestione della ricostruzione, e con la Provincia. Il sodalizio, per volere del presidente della Giunta Regionale, Gianni Chiodi, e' stato posto in liquidazione.
Nel pomeriggio una delegazione di sindacalisti, insieme al presidente del collegio dei liquidatori, Francesco Carli, ex presidente del Cda, sono stati ricevuti dalla conferenza dei capigruppo, in un incontro al quale non era presente il governatore Chiodi. Carli ha esposto la situazione debitoria e quella in prospettiva indicando anche un piano per far uscire Abruzzo Engineering dallo stato di crisi.
Il capogruppo del Pd, Camillo D'Alessandro, ha sottolineato la incongruenza tra i dati forniti dal presidente Chiodi che davano per spacciata la spa, e quelli espressi con 'correttezza e chiarezza' dai tecnici.
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