gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » ECONOMIA » LEGNINI: SETTORE EDITORIA SOTTOPOSTO A CRISI PROFONDA
Pubblicato il 23/07/2013 23:11

Legnini: settore editoria sottoposto a crisi profonda

legnini, editoria

"La persistenza della congiuntura economica avversa, da un lato, e la rapida trasformazione del mercato dei media, dall'altro, stanno esponendo l'intero sistema editoriale italiano a una crisi profonda, con conseguenze che non potranno che essere sistemiche. La flessione delle vendite di giornali e di periodici ha raggiunto negli ultimi cinque anni il 22%. Ad essa si e' accompagnata una contrazione del fatturato delle imprese editoriali pari al 14% tra il 2008 ed il 2011". Cosi' il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini nel corso dell'audizione in commissione Affari costituzionali del Senato.

"Ancora piu' vistoso e' il crollo degli introiti pubblicitari su tutti i mezzi d'informazione cartacea, che ha raggiunto quasi il 50% dall'inizio della crisi ad oggi - aggiunge Legnini -. Gli unici dati di segno positivo sono quelli che segnalano la crescita del volume di vendite dell'editoria on line. Le copie digitali vendute via web superano ormai le 185mila unita' al giorno. Anche i ricavi delle vendite di quotidiani on line - sebbene ancora contenuti rispetto a quelli della carta stampata - sono in constante crescita, con un'incidenza che nei gruppi editoriali di maggiori dimensioni ha superato la soglia del 5,5% sul fatturato complessivo". Tali dati, rileva Legnini, "si innestano in un contesto nazionale cronicamente affetto dalla scarsa propensione alla lettura ed all'acquisto di giornali cartacei, ma cio' nondimeno caratterizzato da una domanda di informazione elevata e ancora in aumento, come dimostra l'interesse crescente per le edizioni on line dei giornali". Nel nostro Paese, "oltre 22 milioni di persone leggono ogni giorno i quotidiani, quasi 33 milioni leggono periodici e circa 6 milioni di utenti visitano i siti web dei quotidiani (la meta' circa dei navigatori del web in un giorno medio). Alla riduzione delle copie cartacee vendute fa dunque riscontro un aumento dei 'passaggi di mano' della medesima copia tra piu' lettori". Per Legnini si tratta "di una situazione difficile, ma, come accade in ogni grande passaggio di fase, anche ricca di opportunita' per il sistema editoriale. Lo sviluppo della rete e delle transazioni elettroniche puo' infatti consentire l'apertura di nuovi spazi per modelli di business piu' innovativi e funzionali alle esigenze dei cittadini". Il sottosegretario evidenzia come "un equilibrato sistema di sostegno pubblico all'informazione non puo' non prendere in considerazione anche il settore specifico e specializzato delle agenzie di stampa, che assicurano l'informazione primaria su cui si basa spesso anche l'informazione e la riflessione che nasce e si diffonde nei social network". Le agenzie di stampa "che sono destinatarie di un corrispettivo che andra' in scadenza a fine anno, stanno subendo una trasformazione molto positiva dal punto di vista dell'innovazione con una crescente attenzione alla multimedialita' e garantendo un notevole flusso di notizie verso l'esterno - dichiara Legnini -. Penso che il contributo pubblico di cui sono destinatarie a fronte di prestazioni di servizi debba essere mantenuto legando magari una quota a remunerare una piu' incisiva specializzazione o percorso di multimedialita'". Il sottosegretario affronta poi il capitolo dei grandi giornali.

"E' convincimento tanto diffuso, quanto infondato, che nel nostro Paese esista ancora oggi un regime di aiuti al sistema dell'editoria nazionale generalizzato e finanziariamente rilevante - afferma Legnini -. La realta' e' invece molto diversa da come rappresentata. I grandi giornali d'informazione non sono piu' destinatari di alcun contributo diretto. Le preesistenti agevolazioni tariffarie postali, in parte finanziate dallo Stato, sono state per legge 'sospese' dal 30 marzo 2010 e fino a tutto il 31 dicembre 2013 - prosegue il sottosegretario -. Persiste, invece, il regime di agevolazione dell'Iva sui prodotti editoriali, sia sotto il profilo dell'aliquota, che della forfettizzazione, ma e' stato anch'esso in parte ridimensionato con la soppressione dell'agevolazione Iva per la vendita dei prodotti editoriali collaterali, disposta dal decreto-legge n. 63 del 2013". Oggi, all'attuale regime di contribuzione diretta, spiega Legnini, "che interessa un numero comunque circoscritto di testate sono destinate risorse finanziarie pubbliche pari a circa 95,7 milioni di euro per l'anno 2013. Una la dotazione che e' destinata a ridursi ad appena 55 milioni di euro annui a decorrere dal 2014, stando alle previsioni del bilancio pluriennale dello Stato a legislazione vigente". Legnini ricorda che "se nel 2006 le risorse destinate complessivamente al comparto editoria ammontavano a circa 700 milioni di euro (tra contribuzione diretta, indiretta, convenzioni Rai e Agenzie di stampa, ecc.), per il 2013 la dotazione finanziaria del comparto e' pari ad appena 187 milioni di euro e scende a 144 milioni nel 2014". Per il sottosegretario, "occorre, inoltre, dissolvere l'opinione, tanto infondata quanto resistente ad ogni evidenza, in base alla quale il sostegno pubblico al sistema dei Media sia una prerogativa italiana. In ogni democrazia sviluppata i governi compiono sforzi enormi per promuovere il pluralismo culturale ed informativo. Francia, Spagna, Germania, Finlandia, Belgio, Svezia e Regno Unito offrono in vario modo un sostegno al sistema dei Media per motivi economici e sociali, nella convinzione che l'andamento del mercato, in questo settore, non puo' considerarsi sufficiente a garantire, da solo, un adeguato livello di pluralismo e di indipendenza agli organi di informazione". Per Legnini, quindi, "le politiche del governo per l'editoria devono far segnare un cambio di prospettiva, superando la logica puramente 'resistenziale' e conservativa, imposta dai reiterati tagli di bilancio degli ultimi anni". Sottolinea Legnini: "Si impone oggi innanzitutto un intervento che garantisca al sistema dell'editoria una quota di risorse pubbliche stabile e certa, sebbene necessariamente ridimensionata rispetto al passato. Su questa base, occorre costruire un piano incisivo di rilancio dell'intero settore che modernizzi gli strumenti dell'intervento pubblico adeguandoli al nuovo contesto economico e tecnologico incentrato". Il sottosegretario indica le linee direttrici dell'azione di governo: "Sostegno ai processi di trasformazione e ristrutturazione aziendale delle imprese editoriali attraverso incentivi all'innovazione tecnologica e digitale, misure mirate a favorire l'ingresso di giovani professionisti, nonche' forme di accompagnamento in uscita delle professionalita' in esubero". Sostegno anche "alle nuove imprese editoriali nella forma delle start-up innovative" e "introduzione di altri strumenti di sostegno ai processi di innovazione del comparto, anche nella forma di incentivazioni fiscali alla diffusione dei contenuti digitali ed al rilancio della domanda di lettura di prodotti editoriali". Legnini annuncia anche "misure finalizzate a favorire la modernizzazione della filiera della distribuzione e vendita dei giornali" e l'avvio "di un processo di riforma della disciplina del diritto d'autore con il coinvolgimento di tutti i dicasteri competenti, dell'Agcom e delle molteplici esperienze e professionalita' che hanno esaminato approfonditamente le problematiche attuali del diritto d'autore e dei diritti connessi". Tra gli altri punti il sottosegretario elenca le "iniziative volte a favorire un'intesa tra editori e motori di ricerca, orientata anche al finanziamento di progetti per l'innovazione tecnologica e digitale del sistema editoriale italiano, ovvero un intervento normativo da definire nei limiti e nei contenuti, che affronti per un verso i temi della regolazione del diritto d'autore on line e per altro verso i profili fiscali connessi all'attivita' dei motori di ricerca". Per Legnini serve anche una "ridefinizione del quadro finanziario del settore che preveda il recupero di risorse destinate all'estinzione di passivita' pregresse e la stabilizzazione del livello di risorse destinate alla contribuzione diretta in attesa di un eventuale ridisegno del quadro di sostegno all'editoria". Il sottosegretario ricorda di aver promosso "un confronto tra tutti i soggetti di rappresentanza collettiva del settore" istituendo un tavolo di confronto con editori, giornalisti, distributori e rivenditori. "Il tavolo - conclude Legnini - tornera' a riunirsi nuovamente il 25 luglio per esaminare uno schema di intesa sugli interventi a sostegno dell'editoria".

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 1