Sciopero di quattro ore e manifestazione dei dipendenti del megastore Benetton di Pescara, davanti al punto vendita di corso Vittorio Emanuele, per protestare contro la chiusura dell'attivita', prevista da domani. Intanto, nelle ultime ore, l'azienda ha comunicato con un fax che il negozio potrebbe essere affidato ad un'altra societa' e riaprire gia' nelle prossime settimane. Proprio per questo i sindacati chiedono l'immediata istituzione di un tavolo istituzionale per garantire il riassorbimento del personale. Diciassette i lavoratori del punto vendita (uno dei piu' grandi d'Italia) che sono a rischio, tutti con contratto a tempo indeterminato e full time. Fino ad oggi l'attivita' era gestita dalla societa' pescarese 'Arca di Noe'' e a questo punto non e' escluso che il gruppo Benetton - i locali sono di proprieta' della Bencom, societa' controllata direttamente da Benetton - possa decidere di riaprire il negozio, affidandolo ad un altro gestore.
''Al momento e' in corso la procedura di mobilita', vale a dire il licenziamento dei dipendenti - sottolinea Lucio Cipollini della Filcams-Cgil -. Vogliamo garanzie sul futuro dei lavoratori e proprio per questo abbiamo chiesto un tavolo concertativo tra Provincia, sindacati e azienda. La palla e' in mano anche all'assessore provinciale al Lavoro, Antonio Martorella, a cui gia' da diversi giorni abbiamo chiesto la convocazione del tavolo, in modo da ottenere il riassorbimento del personale''. ''E' stato un duro colpo, per noi e' umiliante - commentano i dipendenti -, soprattutto considerando che e' successo tutto nel giro di 20 giorni. Alcuni colleghi lavorano qui fin da quando il negozio ha aperto, 14 anni fa. Se non avremo risposte da Benetton - concludono - continueremo a manifestare''.
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