Presidio di protesta e sciopero, per l'intera giornata lavorativa, di una quarantina di dipendenti dell'ipermercato Metro di San Giovanni Teatino, dopo l'annuncio della societa' Metro Italia Cash & Carry Spa dell'avvio delle procedure di mobilita' per 26 lavoratori in esubero. I dipendenti, attraverso i sindacati, hanno lanciato un appello alle istituzioni, affinche' si impegnino per trovare una soluzione.
In particolare, Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl invieranno nelle prossime ore una lettera al Prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis, all'assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, al presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, e al sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, per chiedere un impegno concreto.
Considerando che 'l'azienda attivando gli ammortizzatori sociali non avrebbe un aumento dei costi', le organizzazioni sindacali auspicano che 'con un intervento istituzionale si possa procedere all'utilizzo di tali strumenti'. Secondo i sindacati, infatti, se si adottasse lo strumento degli ammortizzatori sociali, si potrebbe rimandare di qualche anno l'esubero.
'L'azienda - commenta il segretario della Fisascat Cisl, Davide Frigelli - ha chiesto ai non scioperanti di fare gli straordinari per coprire i turni di coloro che hanno aderito alla manifestazione. All'iniziativa odierna, inoltre - aggiunge -, erano presenti solo i lavoratori di Cgil e Cisl, mentre le rsa della Uil hanno lavorato regolarmente'.
Intanto, e' previsto per il prossimo 4 giugno un nuovo incontro istituzionale, nella sede della Provincia di Chieti: in quell'occasione i sindacati hanno proclamato una nuova giornata di sciopero ed un presidio con blocco della strada, di fronte alla sede dell'Ente
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